Va in archivio anche il quinto turno di Serie A. Una giornata che si rivela “pazza” con diverse vittorie al fotofinish e che fa sprofondare alcune squadre importanti in bassa classifica. La Juventus si conferma a punteggio pieno e allunga il suo margine dal Napoli di Ancelotti e da una sorprendente Fiorentina, mentre la Roma esce sconfitta al Dall’Ara di Bologna e cade al 14esimo posto. Il Milan si conferma squadra altalenante e inconcludente nel chiudere le partite (termina 2-2 con l’Atalanta), mentre brutto stop per il Genoa che prende 4 gol da una spumeggiante Lazio. Importante vittoria per il Sassuolo che si conferma squadra rivelazione e per l’Udinese fuori casa contro il Chievo.
Top:
Gervinho: con la sua cavalcata di settanta metri chiude la partita contro il Cagliari. Velocità, potenza e tecnica, doti che Gervinho non ha perso e che sta mettendo al servizio della squadra in ogni partita.
Immobile: con una doppietta contro il Genoa si conferma bomber di razza, dopo un inizio non dei migliori. Abile nell’inserirsi nelle difese e insaccare la palla in rete; insomma una finalizzazione che pochi hanno, questo è Ciro Immobile.
Insigne: anche lui con due gol è il mattatore della partita in casa del Torino. Sempre propositivo e pronto a sacrificarsi per la squadra, gestisce da solo l’attacco del Napoli, con un Mertens ancora da valutare. I suoi dribbling e i suoi tiri sono sempre un incubo per le difese avversarie.
Flop:
Di Francesco (allenatore): la sua Roma è smarrita. Un gioco inconcludente e una difesa da squadra di Serie B sono i problemi più gravi. Non ha trovato ancora la quadratura della squadra, la scelta degli uomini è quasi sempre sbagliata. Per rialzarsi serve carattere e determinazione, Di Francesco sarà trasmetterli?
Milan (squadra): una squadra che non chiude le partite, fa fatica a fare gol, e con una difesa che ha amnesie in diverse fasi della partita. Una squadra che vuole ambire alla Champions League non può giocare a sprazzi.
Stepinski, Birsa, Giaccherini (attacco Chievo): perdere 0-2 in casa contro un Udinese non proprio brillante non è un buon biglietto da visita per evitare la zona retrocessione. L’attacco non segna, poche occasioni da gol, poco movimento, c’è da cambiare per D’Anna.