Alle disposizioni regionali hanno fatto seguito quelle del Viminale. Tutte le formazioni di Serie A possono allenarsi nei propri centri sportivi in maniera individuale
La fase 2 si è aperta nel migliore dei modi per il calcio italiano, che seguendo le disposizioni può ripartire con gli allenamenti. Inizialmente erano state alcune regioni ad aprire le danze, grazie ai provvedimenti presi da Emilia Romagna, Campania e Lazio. Il Governo però ha parificato la situazione per tutti, varando una normativa che consente a tutti i club di poter svolgere delle sedute individuale nelle proprie strutture. Si potranno allenare 3-4 giocatori per campo con al massimo un medico e un preparatore. Non sarà consentito l’accesso agli spogliatoi. Dopo la seduta i calciatori faranno subito rientro presso le proprie abitazioni.
Allenamenti Serie A: il punto squadra per squadra
Dunque vediamo come si sono organizzate le compagini del massimo campionato. Alcune hanno già fissato la data della ripresa altre invece ancora no. Vediamo nel dettaglio la “spaccature” tra le varie squadre.
Il Sassuolo è già ripartito, mentre Bologna (senza Mihajlovic e i suoi collaboratori), Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Roma lo faranno nel corso di questa settimana. Prima saranno effettuate le sanificazioni dei campi di allenamento e i tamponi sui singoli giocatori e poi finalmente si potrà riassaporare il campo. La situazione più delicata è quella dei bianconeri che hanno già provveduto a richiamare i calciatori all’estero e attendono notizie sulla guarigione di Dybala, non ancora ufficiale.
Le altre attendono al varco, probabilmente spiazzate dalla decisione dell’esecutivo. L’Atalanta, quarta in classifica e qualificata ai quarti di finale di Champions League, non ha ancora comunicato nulla in merito; Cagliari e Udinese, nonostante l’ok delle rispettive regioni attendono i protocolli sanitari. Una linea condivisa dalla Spal che potenzialmente poteva già essere operativa. Passando alla Fiorentina, prima bisogna valutare le condizioni di Pezzella, Vlahovic e Cutrone che sono stati alle prese con il Covid-19, così come il Verona deve monitorare Zaccagni.
Genoa, Sampdoria e Lecce non si sono ancora organizzate in tal senso. I blucherchiati però si erano già adoperati per mettere in sicurezza il centro sportivo di Bogliasco. Particolare la situazione del Torino, che lecitamente ha messo da parte la questione per dedicarsi alla commemorazione delle vittime di Superga. Il Brescia, il cui presidente Cellino è ancora restio alla ripartenza del campionato, non ha comunicato nulla, probabilmente proprio per via della riluttanza sul tema. Nei prossimi giorni si saprà sicuramente qualcosa in più, nel frattempo almeno in via ufficiosa si può dire: bentornato calcio!