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Calcio, è morto Sergio Vatta: l’uomo che inventava i campioni

Sergio Vatta
Foto Wikicommons

Calcio, è morto Sergio Vatta

La Figc e tutto il calcio italiano piangono la scomparsa di Sergio Vatta, venuto a mancare nella notte all’età di 82 anni. Vatta è stato responsabile del settore giovanile del Torino tra gli anni ’80 e ’90 e allenatore della prima squadra granata nel 1989. Scopritore di tantissimi talenti, ha fatto esordire più di 60 ragazzi in Serie A, lanciando giocatori del calibro di Christian Vieri, Dino Baggio, Diego Fuser e Gianluigi Lentini. Nel 1991 è entrato in Federcalcio come allenatore e responsabile delle Nazionali Under 16 e Under 17 per poi diventare nella stagione 1997/98 Commissario Tecnico della Nazionale Femminile. Da Ct ha portato le Azzurre alla fase finale del Mondiale statunitense e ha dato un prezioso contributo alla crescita del movimento.

Sergio Vatta, il ricordo della FIGC

“Il calcio italiano perde un altro straordinario protagonista di Vatta ricorderemo la sua grande passione per questo sport e l’attenzione che ha riservato al mondo giovanile. Senza di lui, l’Italia calcistica sarebbe stata più povera di campioni”, dichiara il presidente della Figc, Gabriele Gravina.

Sergio Vatta e l’Amore per il Torino

Il presidente Urbano Cairo e tutto il Torino – dirigenti, dipendenti, allenatori, calciatori, Settore giovanile – “partecipano commossi al dolore della famiglia Vatta per la scomparsa di Sergio Vatta, straordinario scopritore di talenti, finissimo intenditore di calcio, uno dei più grandi maestri del nostro Settore giovanile”. E’ quanto si legge in comunicato della società granata. “Vattaprosegue la notaha lavorato nel Torino dal 1977 al 1991, allenando per qualche mese anche la prima squadra, nella parte finale della stagione 1988-89. Ma è con il vivaio che ha scritto pagine indimenticate e indimenticabili, vincendo con la Primavera due campionati, quattro Tornei di Viareggio e sei Coppe Italia. Tra i suoi più grandi meriti c’è quello di aver lanciato in serie A oltre 60 calciatori cresciuti al Filadelfia, mentre non si contano quanti hanno comunque potuto intraprendere la carriera professionistica. Vatta è stato per generazioni di ragazzi un insostituibile punto di riferimento: un insegnante di vita prim’ancora che di calcio. “Lo sport perde una figura di assoluto rilievo, il Toro piange un grande uomo, un vero amico, conclude la nota.

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