Il tempo passa, il grande stile resta. E’ sempre un vero numero uno Sébastien Frey, l’inimitabile portierone ex Fiorentina, Inter, Parma, Genoa e Verona ai microfoni di SportPaper. Lo abbiamo incontrato in queste ore per farci raccontare in esclusiva le emozioni che SuperSeba ha provato tornando di nuovo sul prato del Franchi lo scorso weekend. Nell’occasione Frey ha commentato la stagione della Fiorentina, esprimendo anche un giudizio sul nuovo logo che ha diviso i tifosi e sul suo pupillo Castrovilli.
Ciao SuperSeba… Quali emozioni hai provato tornando di nuovo sul prato del Franchi? Ho provato davvero tanta emozione, era più di due anni che non tornavo allo stadio causa Covid e per altri motivi. Ho sempre sentito l’affetto della gente, quello non è veramente mai mancato. Però tornare per qualche minuto protagonista, scendere in un campo dove abbiamo vinto tante battaglie, essere acclamato dalla gente… tutto ciò è stato molto emozionante. Mi tremavano le gambe, non lo nascondo. Sono orgoglioso, perché vuol dire che qualcosa ho lasciato in questa città, in questo club importante. Ne vado molto fiero…
L’affetto della gente: ti saresti mai immaginato, nella tua carriera, di restare così tanto nel cuore delle persone? Io penso che quello che un giocatore semina durante la carriera.. lo raccoglie dopo. A prescindere dal percorso più o meno importante di un giocatore, penso che il modo a livello umano di comportarsi con persone e tifosi fa sì che la gente poi si ricorda più o meno bene. Nel mio caso tutti i giorni ricevo tanti messaggi, anche da altre squadre. Ciò fa capire che, quando ho deciso di ritirarmi, ho ricevuto tanti messaggi, da fiorentini, da milanisti… che sono stati calcisticamente miei nemici tra virgolette. E questo per me vuol dire tanto. Inoltre quando altre squadre dove ho giocato ti scrivono che mi stimano o che sono stato un grande portiere, o anche che sono una grande persona, questo mi fa veramente molto piacere. Capitolo Fiorentina: 9 punti (ed una partita in meno) dal posto Champions: sogno possibile? Tutto è fattibile. Io personalmente, che conosco l’euforia della piazza, quando le cose vanno bene non andrei a parlare di Champions. Penso che si possa in questo momento parlare di un eventuale posto in Europa League. Questo è un obiettivo concreto. Andare oltre e parlare di Champions? Onestamente ribadisco che non andrei ora a parlare di Champions League, parola pesante. Credo ci voglia ancora un po’ di tempo ma penso che la Fiorentina stia percorrendo la strada giusta per quello che sta facendo, per il progetto che c’è, per l’allenatore giovane e ambizioso arrivato in una piazza importante. Una grande motivazione per Italiano… Quale giocatore della rosa Viola ti sta stupendo maggiormente in positivo? Anche quando le cose andavano meno bene continuavo a sostenerlo. Lo faccio tuttora che sta facendo molto bene. Sto parlando di Castrovilli, ci siamo visti anche dopo la partita, un onore che mi abbia regalato la sua maglia, ne vado fiero. Gli ho sempre detto che con le qualità che ha dalla prossima stagione dovrà prendere lui in mano questa Fiorentina. E domenica ho visto dei segnali molto importanti, molto positivi. Si vede che sta bene psicologicamente, anche fisicamente. Non solo grandi qualità in fase offensiva. L’ho visto molto impegnato anche nella fase difensiva, ha lottato e aiutato ai compagni. Al giorno d’oggi sono segnali positivi per un regista come lui, per un giocatore della sua classe e qualità. Continuo a dire che ad oggi è lui, Castrovilli, il mio cavallo di battaglia Poco più di una settimana fa la Fiorentina ha svelato il nuovo logo, dividendo i tifosi: qual è il tuo parere a riguardo? Ci sono state tante polemiche a riguardo, tante discussioni. Sappiamo che parte della tifoseria non è contenta e non è d’accordo. Se dobbiamo parlare a livello estetico, a me onestamente il logo non dispiace per niente. Credo che tanti club e tante aziende oggi hanno aggiornato il logo. Io non la vedo dunque una cosa sbagliata. Unica cosa.. credo che sia stato proposto oggi in un modo particolare. Andava raccontato bene, andava spiegato forse un po’ meglio che questo logo non toglie la storia della Fiorentina. Anzi è stato ripreso un giglio storico di quel determinato anno, è stato rivisitato. A livello estetico non mi dispiace. Come sempre il tifoso ha la sua voce in capitolo, è giusto che dica la sua. Nello stesso tempo sono convinto che una volta che il logo sarà stampato sulla maglia, la gente si farà l’abitudine e… se dietro ci sono i risultati alla fine tutto questo non può essere definito un problema.