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Conte e Marotta, la coppia scudetto dell’Inter 2021

Scudetto 2021 all'Inter: i meriti di Conte e Marotta

Conte

Scudetto annunciato ma storico; l’Inter interrompe il dominio juventino

L’avevano detto in molti; del resto il pronostico, una volta tanto, era piuttosto semplice; con la Juventus indebolita in mezzo al campo ed affidata ad un allenatore neofita e vagliando attentamente le reali forze di tutte le altre (molto) ipotetiche concorrenti, non era certo arduo prevedere che questo campionato potesse arridere ai nerazzurri.

L’Internazionale Campione d’Italia dopo 10 anni, interamente dominati dai bianconeri, ad eccezion fatta dell’unica vittoria milanista targata 2010-11, fa comunque notizia, eccome!

La vera coppia d’oro dello scudetto: Conte e Marotta

Fa notizia anche, o forse soprattutto, nella misura in cui i principali artefici della vittoria sono due grandi ex juventini, il tecnico Antonio Conte ed il Direttore Generale Giuseppe Marotta, la stessa coppia che nel 2011 raccogliendo i cocci di una macchina sbagliata e di una società che ancora non riusciva a togliersi di dosso il periodo post-Calciopoli, costruì bullone dopo bullone, con la lucida regia del tanto vituperato Andrea Agnelli, quel fantastico bolide in grado di arrivare per ben nove volte consecutive per primo sotto la bandiera a scacchi della serie A.

Del resto che Conte fosse un tecnico vincente in grado di fare la differenza, almeno all’interno dei confini italici, era cosa ormai nota ed acclarata, e la società durante la campagna di rafforzamento estiva aveva compiuto abbondantemente il suo dovere, in parte assecondandone le scelte (ad esempio acquistando il “pupillo” Vidal), in parte guidandole e correggendole in corsa (vedi il recupero alla causa di Eriksen e Perisic); da applausi l’arrivo in prestito di Hakimi, freccia spesso imprendibile sulla fascia di destra.

Conte e la mentalità vincente

Ma il capolavoro di Conte è stato quello di riuscire a valorizzare al massimo i calciatori già in rosa, sfruttandone pienamente le capacità tecniche, tattiche e soprattutto mentali attraverso un duro lavoro di convincimento, atto a far comprendere a tutti la propria forza, creando di fatto una mentalità vincente laddove da anni, troppi per un club come l’Inter, non si era vinto più nulla.

Bastoni, Barella, Lukaku e Lautaro: big e giovani per il mix scudetto

Tra tutti ci piace segnalare la crescita di Bastoni, titolare per gran parte della stagione anche a scapito di elementi di provata esperienza internazionale, e quella esponenziale di Barella, campioncino in erba già ai tempi del Cagliari ma esploso definitivamente quest’anno come uomo in più a tutto campo, tanto da imporsi anche in Nazionale.

I gol di Lukaku e Lautaro, grimaldelli imprescindibili del reparto offensivo, la concretezza di De Vrij e Skriniar in difesa, ma anche gli exploit estemporanei di Darmian o di Sanchez hanno fatto il resto.

Le tappe per lo scudetto

Fondamentale in questo “processo” di crescita la straordinaria rimonta casalinga compiuta all’ottava giornata ai danni del Torino: dallo 0-2 al 4-2 ed il passaggio al 3-5-2 divenuto stabile a partire dalla successiva e vittoriosa trasferta al Mapei Stadium contro l’ambizioso Sassuolo.

Anche le precoci e scottanti eliminazioni nelle Coppe, specie quella inopinata arrivando ultima in un girone di Champions non certo impossibile, hanno alla fine contribuito all’opera del tecnico, capace di ricompattare il gruppo trovando nuovi stimoli per se stesso e per la squadra, ed al contempo agevolato nel successivo cammino dal dover preparare un solo impegno a settimana in una stagione nella quale, molto più che in altre, le assenze per infortuni, squalifiche e Covid hanno spesso penalizzato le contendenti al titolo, Inter compresa. Le vittorie contro Juventus e Milan (3-0) ne hanno poi rafforzato ancora di più la convinzione di poter finalmente arrivare al titolo.

Marotta e la società

Quanto a Marotta vanno ascritti a lui i meriti di aver tenuto botta alle difficoltà finanziarie della società, la prima straniera a vincere un campionato di serie A, nei momenti più critici, quando il ritardo nel pagamento degli stipendi e le voci di un imminente cessione avrebbero potuto squassare il gruppo, ed anche quando lo stesso Conte, con qualche dichiarazione fin troppo pungente, ne aveva messo sotto accusa l’operato in termini di mercato e di politica sportiva.

Scudetto meritato e sudato

L’Inter 2020-2021 verrà ricordata come una squadra solida, pragmatica, lineare; una formazione capace di adeguarsi al gioco degli avversari senza subirlo, pronta a pararne i colpi per poi ripartire negli ampi spazi grazie alla straripante prepotenza fisica del suo gigante d’ebano, vero leader, spesso silente, del gruppo che ha riportato lo scudetto a Milano, sponda nerazzurra. Uno scudetto meritato per quanto visto sul campo e comunque anche sudato grazie al bellissimo Milan della prima parte della stagione, ed alla forte e coriacea Atalanta, ultima ad arrendersi aritmeticamente allo strapotere nerazzurro.

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