La valdostana è un’atleta polivalente, e tutti lo sanno, ma ieri, nel gigante di Lenzerheide (Svi), Federica Brignone ha compiuto un’impresa che rasenta la perfezione sciistica, dove grazie al miglior tempo nella 2ª manche ha rubato la scena alle più quotate della specialità: Gisin, Shiffrin, Hector ecc., arrivando al secondo posto dietro alla transalpina Tessa Worley, che per appena 29 centesimi le ha soffiato la vittoria.
L’azzurra ha guadagnato posizioni e centesimi preziosi ad ogni intermedio (fatta eccezione del 3º), e paletto dopo paletto, si è costruita questo splendido podio, era 5ª dopo la prima prova; con zero errori e tanta classe e tecnica ha incantato le persone davanti alle tv, compresi i telecronisti, regalandoci uno spiraglio di luce nel buio del conflitto russo-ucraino, che tanto sta rattristando il Mondo. Potesse mai lo sport fermare questo conflitto atroce, saremmo tutti più sereni.
Il grande momento dello sci italiano
Tornando alla competizione, la nostra portacolori ha dimostrato ancora una volta di poter vincere in qualsiasi disciplina, se in giornata di grazia, perchè arrivare davanti a delle specialiste come predetto (Hector, Shiffrin, Gisin, Liensberger ecc.) oltre ad essere un’ enorme soddisfazione, è l’ennesima prova che lo sci italiano femminile goda di ottima salute. Per fortuna anche in campo maschile, proprio nell’ultimo fine settimana di Kvitfjell (Nor), ci ha pensato il sempre verde Dominik Paris a tirare su le quotazioni del circo bianco grazie alla vittoria di sabato nella discesa libera ed al 4º posto assoluto nel Super G di ieri.
Le azzurre
Per quanto riguarda le altre sciatrici rosa, Elena Curtoni, dopo una discreta prima prova (10ª), cede di schianto nella 2ª e termina 20ª, appena dietro (3 centesimi di distacco) Roberta Melesi (19ª). Tutte eliminate, dopo la 1ª manche, le altre azzurre scese in pista : Bassino, Pichler, Zenere (32ª) e Midali (37ª). Da segnalare una brutta caduta delle slovena Hrovat, che ha spaventato tutti davanti agli schermi, proprio in virtù della torsione irregolare delle ginocchia, patita a metà della 2ª frazione. In definitiva è proprio il caso di dire che Federica Brignone non abbia limiti e può meritarsi, senza dubbio alcuno, l’appellativo di “Triatleta delle nevi”.
Ordine d’arrivo
1) Worley (Fra)
2′ 02″ 35
2) Brignone (Ita)
2′ 02″ 64
3) Hector (Sve)
2′ 02″ 66
4) Shiffrin (Usa)
2′ 03″ 12
5) Gisin (Svi)
2′ 03″ 59″
6) Liensberger (Aut)
2′ 04″ 35
7) Mowinckel (Nor)
2′ 04″ 33
8) Holdener (Svi)
2′ 04″ 72
9) Sombet Frasse (Fra)
2′ 04″ 92
10) Moltzan (Usa)
2′ 05″ 05
Classifica generale
1) Shiffrin
1.156 punti
2) Vlhova
1.039 pt.
3) Brignone
931 pt.
4) Goggia
851 pt.
5) Hector
742 pt.
6) Mowinckel
7) Suter
657 pt.
8) Gisin
635 pt.
9) Worley
597 pt.
10) Siebenhofer
594 pt.
Le italiane
12) Curtoni
543 pt.
15) Bassino
459 pt.
30) Nadia Delago
264 pt.
48) Nicol Delago
138 pt.
58) Marsaglia
101 pt.
74) Melesi
58 punti.