E’ Gianluca Scamacca, contro qualsiasi pronostico, il primo italiano a segnare una doppietta ad Anfield. Sì, proprio lui, l’attaccante più chiacchierato del nostro campionato, insieme a Ciro Immobile. Sarà un caso, che le due migliori punte italiane siano così criticate e chiacchierate? Io non credo, ma noi siamo sempre molto bravi a metterci i bastoni tra le ruote.
La doppietta al Liverpool nell’andata dei quarti di finale di Europa League rappresenta il momento più alto nella breve, ma già importante, carriera di Gianluca Scamacca. Ed è arrivata a coronamento di un periodo da sogno, con gol e assist a profusione da parte del centravanti italiano. Periodo che non vuole interrompersi, perchè anche ieri sera nella sfida contro il Verona Gianluca Scamacca si è iscritto al tabellino con una rete, splendida di collo destro, e un assist al bacio di Ederson. Perché le qualità tecniche non sono mai mancate, quelle fisiche tanto meno, ma il ragazzo sta crescendo soprattutto da un punto di vista mentale. E questa per l’Europeo è la migliore delle notizie.
E chi è l’artefice, ancora una volta possiamo dire, di questa crescita esponenziale, che ha portato Scamacca dall’essere l’oggetto misterioso del mercato dell’Atalanta a mattatore del Liverpool in un quarto di finale europeo? Giampiero Gasperini, ça va sans dire.
Le parole di Gasperini qualche settimana fa, poi l’esplosione del ragazzo
Eh sì, proprio Giampiero Gasperini, artefice del miracolo atalantino e della trasformazione della società, dall’ambizione agli introiti, fino alla fama acquisita nelle ultime uscite europee, sempre di successo. Ma la trasformazione e l’esplosione di Scamacca avvengono dopo un momento ben preciso, una frase pronunciata dall’allenatore dell’Atalanta che a molti, giornalisti e non, non era piaciuta sul momento. Il tecnico disse in conferenza stampa, alla vigilia del recupero di Inter-Atalanta del 28/02: “”È un ragazzo che si comporta benissimo e lavora tanto, è un ragazzo positivo quindi non c’è nessun problema Scamacca. L’unico problema è considerare Scamacca un grande campione, questo oggi non è possibile. Sta lavorando come tanti per diventarlo…”
Ed ecco che nella testa di Scamacca scatta qualcosa, quell’affermazione che poteva sembrare una mazzata dall’esterno diventa uno sprone, un’iniezione di fiducia, una presa di consapevolezza da parte del ragazzo dei suoi limiti, difesi da Gasperini che ne sottolineò l’atteggiamento positivo. E dal 28 febbraio ad oggi, sono 7 i gol per l’attaccante, a cui si aggiunge l’assist già citato per Ederson. Una crescita importante soprattutto su un aspetto che da sempre gli aveva fatto difetto, la continuità: ora Scamacca non vuole fermarsi e punta dritto la gara di ritorno contro il Liverpool, con l’Europeo sullo sfondo.
Atalanta-Liverpool, la Dea cerca un risultato storico contro un avversario tutt’altro che al tappeto
La Dea sulle spalle di Scamacca non vuole smettere di sognare e ospita al Gewiss il Liverpool per chiudere il discorso qualificazione. Jurgen Klopp questa volta schiererà i suoi titolari, e anche se il vantaggio degli Orobici è largo, il potenziale offensivo dei Reds non fa dormire sonni tranquilli a Gasperini. L’Atalanta dovrà essere brava, come all’andata, a chiudersi, forse ancora di più, e poi ripartire con la sua qualità e la sua velocità negli spazi.
Se la squadra di Gasperini riuscirà a resistere e a far male al Liverpool, la partita potrebbe mettersi su binari troppo complessi per Salah e compagni, e l’Atalanta potrebbe raggiungere un traguardo storico: la semifinale di Uefa Europa League.