Sarri torna sull’Atalanta: “Gap con loro c’è e la Champions resta un sogno, ma..”

L'allenatore ambisce al quarto posto

Maurizio Sarri rammaricato (foto di SALVATORE FORNELLI )

Maurizio Sarri torna a parlare della lotta Champions League ma soprattutto del confronto con la squadra di Gasperini, in un match che domani molto sentito visto che le due squadre sono in piena corsa per la Champions League.

C’è un gap tra le due Lazio e Atalanta? Gli ultimi 5 anni sono state equilibrate le posizioni a fine campionato?

“Il gap c’è perché l’Atalanta per tre anni di fila ha fatto la Champions e ha incassato tra i 120 e i 150 milioni in più. In passato compravano giocatori da 6-7 milioni, poi hanno cominciato a comprare quelli da 20-25”.

Come ha visto Milinkovic?

“Lo sto vedendo bene, molto applicato. Secondo me ha fatto una buona partita anche a Verona, per la prima volta ha fatto più verticalizzazioni che palle perse, un dato importantissimo. A voi piace più Milinkovic tacco e punta, a me invece piace più l’ultima versione. Lo vedo molto focalizzato anche sulla squadra, un bell’atteggiamento”.

Lo scontro diretto di domani quanto influisce? 

“Un punto in classifica ora lo ritengo ininfluente, sono due squadre che finora si sono equivalse. Lo scontro diretto ci deve dare grandi motivazioni, è un rischio ma non possiamo vedere solo quello, dobbiamo vedere l’opportunità che c’è. Non sarebbe nulla di definitivo in nessun caso, ma è una bella opportunità”.

È preoccupato dell’approccio ai secondi tempi?

“Con la squadra se n’è parlato più volte, è arrivato anche il momento di smettere, sennò si rischia di innescare il meccanismo perverso. Non ne voglio più parlare, magari vediamo se c’è possibilità di fare un allenamento all’intervallo e di rientrare in modo diverso in campo…”.

Come ha visto Felipe?

“Felipe è entrato con una buona gamba, avevo visto più stanchezza nella partita precedente. L’ho visto frizzante, aveva bisogno forse soltanto di fare 30 minuti e non 90”.

Calci piazzati? Solo 2 volte la Lazio ha segnato da fermo.

“Ne abbiamo fatti 3-4 sulle conseguenze. Di certo non sono contento delle palle ferme, sono abituato ad avere squadre che segnano tanto da calcio piazzato. Possiamo fare meglio di così, abbiamo centimetri, non tanto l’attacco della palla, ma ci sono calciatori che la fanno anche partire bene”.

Un commento sulle parole di Luis Alberto e sulle analisi-video?

“Luis Alberto è un cazzone, si diverte ad andare controcorrente. Il 50% dei filmati che facciamo sono richiesti dai giocatori”.