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Sarri: “La Conference va rispettata. Per Immobile vediamo domani mentre Pellegrini è pronto”

Le parole di Sarri alla vigilia di Lazio-Cluj

Sarri
LA GRINTA DI MAURIZIO SARRI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Le parole di Maurizio Sarri alla vigilia dell’incontro di Conference League tra Lazio e i rumeni del Cluj.

L’importanza della Conference per la Lazio:

“Quando si parla di Europa non bisogna mai disquisire, va rispettata ogni competizione e presa in modo serio. Si parla di partite sempre e comunque importanti”.

Un allenatore può fare la differenza in Europa?

“Se fosse così gli allenatori guadagnerebbero 100 milioni di euro l’anno e i giocatori 100mila. Certi calciatori hanno certe caratteristiche mentali, altri no. Quanto una società e un ambiente sente una partita però può incidere”.

Sulle priorità:

“Il campionato è una priorità perché ci dà introiti diversi, per una crescita di una società è importante. Poi se andiamo a parlare dell’aspetto puramente sportivo, la competizione europea ci deve interessare perché è un trofeo che rimane per sempre. Uno non fa le scelte in relazione alla competizione, ma alla stanchezza dei ragazzi”.

Sul portiere:

“Non ho scelto, ho cominciato a parlare coi preparatori dei portieri. Vediamo e decidiamo oggi”.

Conference come opportunità per chi trova meno spazio:

“Devono alzare le possibilità e il livello delle prestazioni ogni giorno in allenamento”.

Su Pellegrini:

“Un ragazzo che sta crescendo a livello di condizione, gli ultimi test sono stati buoni. Deve entrare in una linea che lavora in modo diverso rispetto alle altre difese italiane, non è ancora allineato, ci sta mettendo del suo. Vediamo se domani può giocare per uno spezzone”.

Su Immobile:

“Ciro vive come tutti quelli che segnano un gol a partita e poi non segna per un po’. Ha un po’ di giramento, è normale. Deve crescere di condizione, non si può allenare tantissimo viste le gare ravvicinate, ha bisogno quindi a questo punto di giocare. Sicuramente non può fare due gare da 90 minuti in 3 giorni, vediamo domani”.

Sul Cluj:

“Inutile pensare al blasone di una squadra, a livello europeo vengono fuori sempre gare tirate, al limite dal punto di vista fisico. Approcciare alla gara pensando che non sia difficile è qualcosa di superficiale che si paga carissimo. Lo sappiamo. Ho visto le ultime partite del Cluj, sono poco indicative per le condizioni atmosferiche. Campo ghiacciato, neve, vento. Vengono fuori match particolari, ma ho visto che hanno due-tre giocatori di livello. Krasniqi mi è sembrato forte e pronto per qualsiasi piazza”.

La Conference può servire per costruire un modo di pensare diverso:

“Per costruire un modo di pensare ci vogliono anni. Nasce dalla quotidianità, da quello che si dice e si fa tutti i giorni. Non penso che sia possibile farlo in 3-4 giorni, da lunedì al giovedì. Tutto nasce dalla ripetitività della quotidianità”.

La Lazio tra le prime quattro quando ha abbandonato le coppe europee:

“Penso di sì, spero di non andare fuori. Se il viatico fosse questo. Ogni anno fa storia a sé, io ti posso dire quello che pensano da fuori. Quando ero alla Juve, nel momento che la Lazio era seconda dietro 1 punto e 2, mi dissero concentrati sull’Inter perché la Lazio non ce la può fare”.

Su Radu:

“Ora non è con noi, è con lo staff medico, non abbiamo avuto grosse informazioni da parte sua. Li abbiamo studiati parecchio, abbiamo visto tante gare condizionate, dentro ci ho visto due-tre giocatori di spessore internazionale”.

Sull’infortunio di Romagnoli e Gila:

“Siamo rimasti senza Romagnoli, con tre centrali. Ha avuto un problema fastidioso a inizio anno, è stato fermo a lungo. Fino a poco tempo fa non era al meglio, ultimamente l’ho visto in crescita, verrà preso in considerazione”.

Su Basic e Vecino:

“Basic ha avuto un periodo di stanca, non sembrava al massimo. Adesso mi sembra in crescita. Vecino è uscito male dal mondiale, si sentiva responsabile, ha visto nero per un momento. Mi sembrano entrambi in crescita, ci faranno comodo in questo periodo”.

Conference occasione per riscattare un periodo non brillante:

“Abbiamo perso una partita dopo un po’ di gare di campionato in cui eravamo imbattuti. Non è che ci sia un’occasione per rialzarci, dobbiamo provare a farlo sempre, in ogni caso. Ognuno si prende le proprie responsabilità, abbiamo la forza per farlo, in questi momenti non ti aiuta nessuno”.

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