Da Casa Samp la presentazione del nuovo dirigente blucerchiato Walter Sabatini. Con lui anche il direttore sportivo Osti e il presidente del club Massimo Ferrero.
Prime parole del presidente Massimo Ferrero che saluta i giornalisti ed introduce il nuovo membro della sua squadra dirigenziale: “Per me Sabatini era una grande figura ed è un grande direttore sportivo. Oggi ho la fortuna di regalarlo alla Sampdoria. È un onore ed un orgoglio averlo. Lo ho corteggiato tanto e lui finalmente ha detto che sarebbe venuto. Per noi è un valore aggiunto“.
Le idee di Sabatini per la Sampdoria
Prende poi la parola Walter Sabatini, protagonista principale di questa giornata: “È stato bello poter scegliere la Sampdoria che mi da due opportunità. Tornerò a frequentare la mia utopia calcistica così come ai tempi del Palermo e l’altra – non marginale -è che ho contratto un debito sette anni fa con i blucerchiati: un accordo che non ho potuto rispettare preso con la famiglia Garrone. Oggi sono felice di poterlo in qualche modo saldare”.
Il nuovo ds ha voluto spiegare poi il suo concetto di “utopia calcistica”: “Non voglio sembrare arrogante ma dobbiamo credere di esser la Juventus, l’Inter o il grande club di turno“. Nel discorso interviene anche il presidente: “L’utopia deve essere stimolante, che ci permetta di dare sempre un po’ di più”
“Marco Giampaolo, lo conosco da tantissimi anni, per me rappresenta il valore aggiunto di questa squadra. Credo sia tra i migliori allenatori in Europa e domani con Osti ci incontreremo per gettare le basi per il futuro” arrivano poi elogi per il tecnico Giampaolo.
Su Ferrero invece: “È un dirimpettaio della follia, ma serve per vivere bene. È un grande motivatore. Io sono un uomo dirompente nei modi di dire e nel modo di fare un po come il presidente ma a fianco abbiamo due pragmatici come Osti e Romei che ci faranno da contraltare“.
“Io ancora ogi non riesco a metabolizzare la sconfitta, odio perdere forse più di tanti altri. La Sampdoria è stata capace di spianarsi la strada verso tante imprese poi magari qualche volta è scivolata sul più bello. Cercheremo di limitare il senso di appagamento della squadra. Il nostro valore lo dobbiamo decidere noi stessi, non dobbiamo soffermarci su quel valore che ci attribuiranno giornali, tv o comunque fattori esterni.” le parole di Sabatini che analizza il cammino della Sampdoria – tra storia e tempi moderni – con uno sguardo all’ultimo campionato.
Un solo anno di contratto per il direttore sportivo ma è lui stesso a chiarire il perché: “Odio i contratti lunghi poi finiscono in spiacevoli contenziosi. Non voglio poi impegnare la società a lungo termine. Se le cose andranno bene non ci saranno problemi a continuare insieme, anzi tutt’altro“.
“Sono andato via dall’Inter perché non ero in sintonia con Suning, non con l’ambiente nerazzurro. Sono cambiate poi alcune norme del governo cinese e il progetto è naufragato. Una mia permanenza sarebbe stata asfittica. Non vedevo che il mio modo di operare combaciasse con quello dell’Inter perciò ho preferito dimettermi. L’Inter rappresenta un rammarico da questo punto di vista ma ormai è il passato, orsa sono infervorato da questa avventura. Abbiamo un piano per l’integrazione della rosa, non vogliamo sconvolgerla” il pensiero di Sabatini sulla sua precedente avventura.
Non poteva di certo mancare un commento sulle strategie di mercato: “Tutti gli anni sarà necessario creare plusvalenze sul mercato, scelta obbligata per poter esser competitivi. Ci vuole sempre però il pensiero positivo: magari quello che arriva è più bravo“. Sui tempi: “Cercheremo di aver la squadra pronta per la data del raduno ma sarà difficile e l’allenatore lo sa. Dobbiamo avere pazienza”
Ma quali sono gli obiettivi per il futuro della Samp: “Noi dobbiamo aver pensieri sublimi quindi la Genova blucerchiata deve per forza pensare all’Europa“.
Ultima considerazione sul settore giovanile: “Lo guarderemo con attenzione particolare. La primavera è continua alla prima squadra. Dobbiamo avere il coraggio di farli giocare i ragazzi ma è un problema un po’ del calcio in generale e della comunicazione“.
Il benvenuto dell’avvocato Romei e di Carlo Osti
Arrivano poi anche il benvenuto e l’in bocca al lupo da parte dell’avvocato Romei e di Carlo Osti. “Sono convinto che lavoreremmo molto bene insieme e sono davvero contento di tornare a lavorare con lui” le parole del direttore sportivo.
“Walter è il responsabile dell’area tecnica mente Carlo Osti resterà il direttore sportivo. Un grazie per Daniele Pradé e Riccardo Pecini che hanno scelto altre strade” le parole di Romei.