Walter Sabatini dice il suo punto di vista sul campionato di Serie A in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Sabatini: “Fonseca non è il problema del Milan”
La Serie A era il torneo più bello anche perché tutti potevano perdere punti con tutti. Sta tornando a essere così?
“Io adoro la Serie A che viene sottovalutata, ma dal punto di vista tattico è il campionato più evoluto d’Europa. È vero che adesso i risultati sono tornati a essere poco pronosticabili. E il merito è dell’organizzazione data da allenatori bravissimi”.
Napoli capolista alla sosta di ottobre. La squadra di Conte è la vera anti-Inter?
“Sì, anche se i nerazzurri restano i principali candidati allo scudetto. Il Napoli ha preso una strada di grandissima applicazione e velocità di pensiero. Gioca un calcio euforico, divertente e remunerativo, segna tanto”.
Douglas Luiz è finora la grande delusione o gli va dato tempo?
“Gli va dato tempo, ma per il momento non ha dato quello che si aspettava. È normale all’inizio un rendimento oscillatorio, non che sia sempre negativo. Il migliore della Juve è molto spesso Cambiaso, con le sue ottime letture”.
Contro il Cagliari, tra formazione e cambi, Thiago Motta ha un po’ esagerato con gli effetti speciali?
“Motta prende rischi calcolati. Gestisce alla perfezione, non ha voluto fare il fenomeno. Mi hanno raccontato che in allenamento non gli sfugge nulla, è totalmente concentrato e decide la formazione in base a ciò che vede. La Juve non può non finire tra le prime quattro. Magari potrà anche lottare per il titolo, ma per adesso è dietro a Inter e Napoli”.
L’Inter concede qualcosa, ma resta superiore?
“Sì, sta perfezionando l’uso del turnover per poter ambire sia allo scudetto sia alla Champions. Ha mostrato qualche fragilità, ma sono cose risolvibili. E poi ha un allenatore fantastico”.
Cosa le piace di Simone Inzaghi?
“Sta completando il suo bagaglio, ogni anno aggiunge qualcosa, non si ferma, si aggiorna”.
Cosa la delude del Milan?
“Non vedo continuità: buoni momenti e poi un netto calo all’interno della stessa partita. E non c’è solidità, la fase difensiva è debole”.
Avrebbe scelto Fonseca?
“Non è lui il problema: è un tecnico che sa far giocare bene le squadre ed è coraggioso, come dimostra il cambio tattico nel derby quando aveva tutti contro. Quella sera è stato bravissimo”.
Per chi pagherebbe il biglietto?
“Due nomi fuori dai top club: Bernabé e Nico Paz”.
Cosa pensa di Daniel Maldini?
“Che è molto forte. Lo dissi a papà Paolo tempo fa. Ha personalità, prende rischi ed è propositivo