Il nuovo coordinatore tecnico del gruppo Suning ha parlato oggi in conferenza stampa da Nanchino
La rivoluzione in casa Inter pare essere iniziata. Dopo l’esonero, arrivato ieri in tarda serata e che era nell’aria da domenica pomeriggio, del mister Stefano Pioli, oggi è stato il giorno dell’annuncio di Walter Sabatini come nuovo collaboratore del gruppo Suning per entrambi i suoi club: Inter e Jiangsu.
L’ex ds della Roma, che ha lasciato il posto a Monchi, è stato presentato in conferenza stampa da Nanchino, città che ospita il quartier generale di Suning. Sabatini ricoprirà il ruolo di coordinatore tecnico, quindi per quanto riguarda l’Inter dovrà collaborare con Piero Ausilio nella gestione dei trasferimenti, acquisti e cessioni dei calciatori. Si occuperà anche del settore giovanile.
Sabatini si è detto entusiasta di questa nuova esperienza. Il suo obiettivo è quello di migliorare la situazione sia del club di Milano sia dello Jiangsu, che occupa l’ultima posizione nel campionato cinese. “Sento fortissimamente la responsabilità che mi dà il gruppo Suning, da tutti i manager passando per la famiglia Zhang. Questo per me è un impegno di vita enorme.” L’impegno richiesto dal ruolo è di quelli importanti, ma l’ex ds della Roma non si è nascosto e ha esposto l’obiettivo della società. “Non vogliamo primeggiare con la prima squadra – che ora è in un momento delicato ma che supereremo lavorando sodo – ma creare una cultura interna al club. Inter e Suning devono crescere insieme, questa la considero una missione“.
Per questo Sabatini ha aggiunto che i problemi dei due club non devono essere scissi. “Non voglio che ci sia l’Internazionale di Milano da una parte sia lo Jiangsu di Suning dall’altra con una divisione sia geografica che tecnica perchè le due squadre devono essere sinergiche e molto vicine. Deve essere una grande famiglia e un grande gruppo di lavoro. Se un venerdì o una domenica, a seconda del calendario, l’Inter vince e il Suning perde o viceversa non è stato un buon risultato, noi dobbiamo puntare al grande slam domenicale.”
Il coordinatore tecnico non risiederà in Cina, ma lì terrà dei suoi collaboratori che lo aiutino a comprendere il mercato e il valore del calcio cinese.