Walter Sabatini brucia sul tempo l’annuncio ufficiale
“Oggi è una giornata per me infausta. È quasi stato reso ufficiale il nome del prossimo ds della Roma. Non c’è ancora ufficialità, ma è Monchi, e io ho smesso di essere il diesse della Roma. E’ un uomo straordinario, la Roma ha fatto un’ottima scelta”. Inizia così l’ex ds della Roma, Walter Sabatini, il suo incontro con gli studenti organizzato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre, annunciando di fatto l’arrivo nella capitale del ds del Siviglia.
Le parole di Walter Sabatini
“Io sono stato fino ad ottobre il direttore sportivo della Roma, però in questi mesi ho pensato alle cose della mia vita come ds della Roma. Oggi sono disarcionato da questa scelta. Odio aver perso la Roma, la Roma è stata la mia vita, la amo e l’ho sempre seguita in questi mesi, ho sempre seguito le partite“, ha continuato Sabatini.
“Il nuovo ds della Roma si troverebbe con assets da 200 milioni che gli consentirebbe di smantellare e ricostruire la Roma. Ma non credo che lo farà perché è una squadra forte“.
Sabatini ha poi difeso il suo lavoro in giallorosso. “Ho fatto plusvalenze importanti alla Roma perché hanno evitato ricapitalizzazioni. Oggi la mia situazione è plumbea. Plusvalenze, assets e competitività fanno grande un ds. Le plusvalenze sono servite a livello economico. Da oggi per buona educazione cercherò di pensare ad altro.
“Sono un uomo malato, cattivo e sgradevole –dice di se stesso con ironia – Quello che è stato fatto a Roma in questi anni sotto il profilo delle plusvalenze è importante. A volte hanno evitato ricapitalizzazioni della proprietà. La Roma da tre-quattro anni è una squadra molto forte, ma è incappata in un ciclo straordinario della Juventus, pur essendo una squadra molto competitiva“.
Sabatini parla anche del tecnico della Roma. “Spalletti ha provato, e sta provando, a cambiare la mentalità romanista per renderla vincente. Lui ha dato vita a un’officina permanente con i suoi collaboratori nel tentativo di portare un percorso nuovo”.
“Ma ha dovuto dire cose impegnative – riferendosi agli scontri con Francesco Totti – andando in rotta di collisione con il Capitano. Ho visto fargli fare giocate non riproducibili. Ma ha rappresentato un problema, gestirlo nella sua fase declinante. Spalletti, colpendo Totti in alcune circostanze, lo ha fatto per portare dentro la Roma quell’idea di forgiare una squadra forte. E lo si fa solo grazie ai comportamenti. Ha fatto qualcosa di poderoso e sta cercando di farlo ancora oggi. Ma guardate quello che succede. Lui è coraggioso, ed è una virtù di pochi. Spero resti qui. Mi dispiace che Spalletti possa essere vilipeso e denigrato, anche da persone che non potrebbero farlo“.
Se Spalletti non dovesse rinnovare con la Roma, secondo Sabatini “sarebbe una perdita enorme. Non chiede i top player. A chi auspica una politica di giovani dico che si potrà verificare nel new deal della Roma. Fino a qualche giorno fa non è stato possibile. Spalletti non ha mai, di fronte una telecamera, evidenziato l’inadeguatezza di una rosa. Guardate gli altri tecnici invece cosa fanno. Spalletti merita di vincere con la Roma, e sarebbe l’unico in grado di farlo. Spalletti potrebbe andare alla Juve? Lo auguro alla Juve, ma spero che Spalletti voglia restare alla Roma“.