Rugby Pro14, sospensione a tempo indeterminato
Rugby Pro14 Sospensione | La stagione 2019/2020 del Guinness PRO14 è sospesa a tempo indeterminato a seguito della pandemia da COVID-19. Il Board di Celtic Rugby DAC si è incontrato in teleconferenza nel corso della settimana corrente ed ha definito una lista di criteri vincolanti per la ripresa della competizione. Proposte relative alla ripresa della stagione saranno ridiscusse nel futuro prossimo. Comunque, è stato definito che nessuna decisione su una data definitiva di ripresa possa essere assunta sino a quando quattro criteri non vengano soddisfatti nei rispettivi territori dei Paesi partecipanti:
- le autorità locali di salute pubblica consentano la ripresa dello sport e degli allenamenti collettivi
- Saranno rimosso tutte le limitazioni ai viaggi tra i territori coinvolti
- Non siano previsti periodi di isolamento forzato o quarantena durante le trasferte nei territori coinvolti
- La salute dei giocatori venga salvaguardata, in collaborazione con le strutture tecniche di alto livello delle Federazioni membri e delle squadre, anche per quanto riguarda un adeguato periodo di ripresa degli allenamenti
Cancellata la finale di Cardiff
A causa della fluidità della situazione, il Board ha dovuto prendere l’ulteriore decisione di cancellare la Finale del Guinness Pro14 al Cardiff City Stadium, prevista per il 20 giugno. I rimborsi avverranno automaticamente per tutti coloro che hanno già acquistato il biglietto. Tutte le informazioni saranno rese disponibili su https://www.pro14.rugby/
Qualsiasi finale dovesse disputarsi nell’ambito della Stagione Sportiva 2019/20, questa sarà ospitata dalla squadra con il miglior ranking basato sui risultati del campionato della stagione corrente. Ulteriori aggiornamenti seguiranno una volta che i criteri indicati in precedenza mostreranno indicatori positivi. Tutte le componenti di Guinness Pro14 ricordano agli appassionati e a tutti coloro che hanno un ruolo nel Gioco di Rugby di attenersi alle normative delle proprie autorità locali in relazione all’epidemia da COVID-19 e di fare la propria parte nella tutela della salute.