Totti: “Costretto a smettere. Morirò con la Roma”

L'ex attaccante della Roma è tornato a parlare del suo addio e giura amore

Totti
Francesco Totti ph: Fornelli/Keypress

L’ex capitano della Roma è stato intervistato da Walter Veltroni per il settimanale “Sette”del Corriere della Sera

Francesco Totti e la Roma. Un amore che non finirà mai. L’ex numero 10 ha dedicato una vita ai colori giallosi rifiutando le lusinghe di top club europei. Ai microfoni del Corriere della Sera, Totti è stato intervistato per l’uscita della serie tv Speravo de mori prima dedicata al suo percorso sportivo. Tante le tematiche affrontate; dal Covid alla scomparsa del padre per arrivare al suo rapporto con la Roma. L’ex attaccante è stato protagonista in prima persona del Covid. Ecco che cosa ha detto a riguardo: “È stato abbastanza aggressivo con me. Ho avuto una polmonite bilaterale, febbre a quaranta, tosse continua ed ero stanco, non avevo fame. Sono stati ventiquattro giorni molto duri. Avevo la saturazione a 89-90 e in quell’occasione ci sarebbe voluto il ricovero, però ho rifiutato. Avevo paura, per quello che era successo a mio padre due mesi prima. E allora ho cercato di stare il più possibile a casa ed andare avanti a cortisone, antibiotici, eparina. Con i farmaci sono riuscito ad uscirne, ma è stata veramente dura. È stato un incubo durato quasi un mese”

 

Roma, l’amarezza di Totti per il suo addio

Naturalmente non potevano mancare i discorsi legati a quel 28 maggio 2017, giorno in cui Totti ha giocato l’ultima partita con la maglia della Roma. Il numero 10 si aspettava un finale sicuramente diverso e a riguardo ha palesato tutta la sua sofferenza di quella decisione: “Prima o poi sapevo che avrei dovuto smettere. Bisogna essere realisti. Però nel mio caso sono stato costretto, come se avessero voluto tirare una riga, cancellare. Senza parlarmene o rendermi partecipe”.

Sul giorno dell’addio ha ribadito: “Vorrei smettere prima della lettura della lettera, ma è più forte di me: un film della mia vita e del mio amore per il calcio, per la Roma, per Roma e non posso voltare pagina. Ogni volta mi commuovo. Pensavo quel giorno rappresentasse l’apice, invece quell’amore sincero non è scemato: adesso mi fanno sentire come una leggenda di tutti e ovunque vada”.

Un amore per la Roma che non finirà mai e a riguardo Totti ha rilasciato dichiarazioni di grande affetto: “Mi dispiace tantissimo non essere più dentro la Roma, era non dico la seconda casa ma quasi la prima. Sono cresciuto là e morirò lì dentro. Per me era impensabile cambiare strada ma stavo con le spalle al muro e non potevo sottrarmi. Dovevo prendere questa decisione, drastica, brutta ma l’ho fatto per rispetto di me stesso. E dei tifosi”.