Arrivano nuove indiscrezioni sul possibile passaggio di proprietà della Roma. Si parla di una trattativa tra i Friedkin e un fondo arabo. Martedì il capo dell’area legale dei giallorossi era a Riyad, per discutere della sponsorizzazione con Riyadh Season, ma potrebbe esserci dell’altro. Inoltre Eric Williamson, membro del board del club e uomo di fiducia dei Friedkin, era a Roma la scorsa settimana. Lo statunitense solitamente si muove solo per le grandi occasioni, come quando è stato esonerato Mourinho. Un altro indizio che qualcosa si sta muovendo.
Le due opzioni arabe per la Roma
Sono due i nomi che circolano per la presidenza della Roma. Il primo è il fondo Pif (Public investment fund), cassaforte del regno saudita con un patrimonio di circa 800 miliardi di dollari, già al comando del Newcastle. L’ostacolo sarebbero le norme Uefa sulla multiproprietà, ma non è impossibile trovare una soluzione. L’alternativa è Turki Alalshikh, presidente della General Entertainment Authority dell’Arabia Saudita, che rappresenta la stessa Riyadh Season.
I progetti dei Friedkin
Secondo la Repubblica, la proprietà americana gradirebbero una partnership araba, ma cedendo solo una minoranza delle quote. L’intenzione di questi compratori è però acquisire il 100% della società. La scorsa estate una cordata mediorientale aveva fatto un’offerta ben al di sotto del miliardo di euro, ritenuta insufficiente. Gli arabi fanno sul serio: 900 milioni subito, e 300 in caso di via libera al progetto del nuovo stadio a Pietralta.