Roma, porta blindata: il dato sui clean sheets è impressionante

Il fortino Josè Mourinho

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LA GRINTA DI RUI PATRICIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Roma, le partite senza subire gol aumentano

Dopo la vittoria di sabato in casa contro l’Empoli, tra l’altro arrivata grazie a due gol entrambi da palla inattiva, la Roma è arrivata a 8 clean sheets in campionato, che equivale a dire: 8 partite senza mai subire un gol. Il dato fa parecchio riflettere, soprattutto se si pensa che meglio dei giallorossi sono stati solamente Napoli (8 clean sheets), Juventus (8) ed infine Lazio (11).

Questo caratteristica della Roma di essere forte e solida difensivamente la si deve soprattutto attribuire al suo allenatore, José Mourinho, che infatti ha fatto della difesa un’arte in tutte le squadre che ha allenato. La rosa del tecnico portoghese non esprime di certo un calcio spumeggiante, ma non gli si può negare la sua robustezza difensiva. La squadra capitolina è infatti la terza miglior difesa del campionato, con 18 gol subiti, sopra di lei solamente, come in precedenza, Lazio (15 reti subite), Juventus (17) e Napoli (15) che prevale anche nella categoria “miglior attacco”. In quest’ultima classifica la Roma, invece, si trova solamente al 7° posto, con 28 gol realizzati, a pari merito con Udinese e Bologna, e dietro a Juventus (30 gol realizzati), Lazio (37), Milan (37), Atalanta (39), Inter (41) e Napoli (51). La Roma quindi se può sperare nella qualificazione alla Champions League, dove ora rientra visto il suo momentaneo terzo posto in classifica dietro a Inter e Napoli, lo deve soprattutto alla solidità difensiva che Smalling, Ibañez, Mancini e Rui Patricio stanno dimostrando. Parlando proprio dell’estremo difensore portoghese, esso ha raggiunto dopo la sfida con l’Empoli il suo 302° clean sheets in carriera, 32 in maglia giallorossa; una statistica davvero impressionante che ci fa capire l’esperienza e il reale peso specifica dell’ex Wolves, voluto tanto dal suo connazionale Mourinho. La Roma ha quindi una difesa veramente micidiale e difficile da superare, starà ora agli attaccanti cercare di abbattere il muro che Mourinho ha eretto.