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Roma, parla Tiago Pinto: “Sono ossessionato da Renato Sanches. Abbiamo trattato Scamacca e Beltran….”

Le parole del ds della Roma sul mercato appena concluso

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Jose' Mourinho e Tiago Pinto ph: Fornelli/Keypress

Il direttore sportivo giallorosso Tiago Pinto ha tenuto una conferenza stampa per rispondere alle domande dei cronisti riguardo il recente calciomercato appena concluso.

Il Tempo: “Ci può spiegare cos’è successo con la ricerca degli attaccanti? Su Beltran?”
“Faccio una battuta. Io ho 38 anni, sono divorziato, non ho figli: sono abituato a prendere dei no. Quindi non è un grande problema. Non ho seguito tutti i nomi che ci sono stati accostati. Ma tu hai parlato di due giocatori che abbiamo trattato: Scamacca e Marcos Leonardo. Con Gianluca stavamo parlando, ma alla fine non ci siamo riusciti per ragioni che voi tutti conoscete.

Gazzetta dello Sport: “In questa stagione verrà adottata la stessa linea con gli arbitri?”
“Io il mio storico con gli arbitri non è positivo. Siamo alla terza di campionato e non voglio fare guerre o polemiche.”

Corriere della Sera: “Lei pensa che la Roma sia più forte dell’anno scorso. Quindi ha l’obbligo di lottare per la Champions? Cosa ne pensa delle dichiarazioni di Mourinho sull’arrivo di alcuni calciatori?
“Sarà impossibile uscire da questa conferenza stampa con la sensazione che ci sia uno scontro tra me e Mourinho. Forse perché il mio italiano non è ancora perfetto, ma non voglio che accada questo. Io e Mourinho parliamo la stessa lingua, ci diciamo le cose in faccia. Sulla Champions, dal primo giorno che sono arrivato a Roma ho capito che la grande ambizione di tutti è quella di arrivare lì. Se arriviamo o no, è un altro tema. Se siamo ‘obbligati’ o no, quelle sono parole che non voglio usare. Dal mio punto di vista, è questa la logica. Non penso che io e l’allenatore siamo in disaccordo su questo. Per quanto riguarda gli infortuni, voglio dire due cose. La prima, con tutto il rispetto per la piazza, ma la Roma non è il Manchester City. Anche io avrei voluto prendere Declan Rice, ma il mercato c’è per tutto e per tutti.

Corriere dello Sport: “Verrà un momento in cui la società comincerà ad investire di più sui giovani?”
“Quando comincia una sessione di mercato io penso che noi abbiamo bisogno di mettere insieme tre piani: uno è quello tecnico, cerchiamo sempre di fare una squadra migliore. Se facciamo il paragone con i giocatori che sono andati via con quelli che sono venuti secondo me la squadra è migliorata: abbiamo più soluzioni. Dopo abbiamo il piano economico: siamo dentro un settlement agreement, dove in due anni dobbiamo riuscire a spendere con la squadra il 70% di quelli che sono i ricavi del club. Quindi mentre alcuni direttori sportivi si godevano le vacanze io sono andato tutto giugno a cercare di portare a casa dei risultati economici. Dopo c’è anche il piano strategico: un club come la Roma per uscire da questa situazione è importante prendere dei giocatori giovani e prospettive future, con anche risultati a fini economici. Se avesse pagato 20 milioni di euro per Ndicka e 20 per Aouar magari questa domanda non era messa così, sono tutti e due under 25 con tanta esperienza. Con i paletti che abbiamo stiamo cercando di equilibrare tutti questi tre piani e potete capire che non è semplice.

Sky Sport: “Iniziare la stagione con un allenatore a fine contratto è sempre un po’ rischioso, lei cosa ne pensa? Mourinho è un uomo del presente e del futuro?”
“Noi in questo momento le questioni dei rinnovi, che sono temi importanti trattati nelle sedi giuste, non le affrontiamo pubblicamente. Siamo carichi e motivati per riprendere quello che è il nostro obiettivo e le nostre forze per portare a casa i risultati. Temi che sono importanti per la società, come i contratti, li affrontiamo internamente”

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