Confermarsi, nello sport come nella vita, è sempre più difficile che raggiungere l’obiettivo. La Roma di Luciano Spalletti ha raggiunto il terzo posto, in concomitanza con la Fiorentina, ed ora punta a confermarsi già da venerdì sera quando ci sarà lo scontro diretto contro i viola di Paulo Sousa.
TIFOSO D’ECCEZIONE
A tifare per Perotti e compagni ci sarà il numero uno del club capitolino, James Pallotta. Il presidente giallorosso è arrivato a Roma ad inizio settimana per dipanare alcune questioni urgenti: il caso Totti, lo stadio, parlare con Spalletti di presente e futuro, avere un quadro generale con i dirigenti per la stagione attuale e le prossime. Pallotta non si è sbilnaciato circa l’incontro avuto con il Capitano ma l’idea, ripresa da ciò che sta accadendo in America per celebrare l’ultima stagione cestistica di Kobe Bryant, potrebbe essere quella di prolungare il contratto di Totti e sfruttare al meglio le capacità, di appeal e tecniche, che il numero 10 è ancora in grado di offrire. Mister James è molto legato a Totti, così come lo è a Spalletti ed alla Roma in generale, e dopo cinque anni di digiuno vuole assolutamente iniziare a riempire la bacheca.
TERZO POSTO
Venerdì sera all’Olimpico i giallorossi si giocheranno una buona fetta di qualificazione alla Champions. Il Napoli, secondo, è distante cinque punti ma i capitolini, assolutamente trasformati da quando Spalletti si è riseduto in panchina, non vogliono porsi limiti sebbene il mantra che vige dalle parti di Trigoria è sempre lo stesso: “Giochiamo una gara per volta. La testa, ora, è rivolta tutta alla Fiorentina”. Per l’anticipo di dopodomani, il tecnico toscano potrebbe aver qualche difficoltà soprattutto in mezzo al campo. De Rossi è out, Strootman, nonostante continui ad aumentar ei carichi di lavoro, non è ancora pronto per partire dall’inizio in una gara tanto delicata; Nainggolan è alle prese con il dolore al polpaccio mentre Pjanic sta combattendo con il ginochcio. Ad oggi gli unici abili ed arruolati sono Keita e Vainquer. Fermo restando la speranza di recuperare almeno uno tra il Ninja ed il piccolo principe bosniaco, Spalletti sta valutando le alternative. Non è azzardato pensare ad una formazione che si schieri con un 3-4-1-2 prevedendo Szczęsny tra i pali, Rudiger, Manolas e Zukanovic in difesa, Florenzi Vainquer, Keita e Digne a centrocampo con Perotti ad agire dietro a Salah ed uno tra Dzeko ed El Shaarawy. Così facendo i giallorossi potrebbero coprire bene le fasce dove la Fiorentina è pericolosa con Alonso e Bernardeschi ma, al contempo, essere in gradi di ribaltare l’azione in maniera veloce ed incisiva. Se il modulo scelto dovesse essere quello, Dzeko e il Faraone sarebbero in lotta per un posto con l’ex Milan in vantaggio sul numero 9 romanista.
INSIDIA INGLESE
Il probabile accordo di Antonio Conte con il Chelsea per il prossimo anno potrebbe, di rimando, coinvolgere la Roma. L’attuale CT azzurro aprrezza da sempre sia Nainggolan che Pjanic e farà di tutto per portare almeno uno dei due nella capitale inglese. Non solo i Blues però puntano al giocatore bosniaco: ci sono lo United, il City e le due grandi di Spagna, Barça e Real, che non hanno mai perso di vista il centrocampista ex Lione. Molto dipenderà da come si concluderà la stagione romanista e da quali prospettive verranno date ai giocatori. Pjanic, va ricordato, ha una clausola rescissoria di 31 milioni di sterline: qualora il numero 15 dovesse fare le valige, il principale obiettivo a Trigoria diverrebbe Axel Witsel, 27enne centrocampista dello Zenit, vecchio allievo di Spalletti e amico di Nainggolan.
Ma di questo, e di tutto il resto, ci sarà tempo per parlarne. Ora ciò che conta è la Fiorentina per provare a blindare il terzo posto e magari fare un pensierino anche più in alto…