L’allenatore portoghese ha toccato diversi temi in conferenza stampa in vista della partita di domani contro l’Udinese.
E’ il solito Mourinho in conferenza stampa quello che ha parlato in conferenza alla vigilia della partita di domani allo stadio Olimpico contro l’Udinese.
L’allenatore portoghese non è entrato a parlare del tema mercato rinviandolo a gennaio ma ha chiesto di lavorare tranquillamente partita dopo partita.
Mourinho: “Una squadra non si crea dopo soli 3 mesi”
Queste le parole dell’allenatore portoghese: “Non parlo di mercato, non lo faccio. La squadra soffre in queste condizioni e in altre condizioni. Non voglio entrare in questa dinamica, così come quando abbiamo vinto in tre partite di Serie A e tre di Europa non sono entrato in euforia, non entro in una dinamica di grandi problemi. Abbiamo perso una partita, non abbiamo giocato bene, io non più da dire a voi. Ai miei giocatori ovviamente si, abbiamo analizzato la partita ai dettagli, per guardare al futuro e non più a Verona. Lì abbiamo già perso i tre punti e non possiamo recuperarli.”
Un grande allenatore, dopo un passo falso così, ha bisogno della controprova o basta l’allenamento?
“Non ho capito bene la domanda. Voi mi avete visto esultare per una vittoria, per una partita speciale per me. Mi avete visto euforico un minuto in due mesi. Mi avete sempre visto tranquillo, equilibrato e dire che una squadra che è arrivata settima a 29 punti dall’Inter non lotta per lo scudetto. Ora, dopo una sconfitta, non mi vedrai depresso. Non mi vedrai dire che Veretout era stato limitato da un giallo, il campo e la pioggia. Magari sono troppo onesto nel dire che abbiamo perso ed eravamo tristi. Non è che con un altro risultato mi vedete di quà o di là. Io sono venuto qui per un mio livello di esperienza e di maturità. Non voglio lasciare l’euforia dopo 3 partite e non 30 oppure andare in depressione dopo una sconfitta o 2 o 3. Cercate sempre di mettere noi nello stesso gruppo di squadre che hanno finto con 20 punti di più o 15. Lasciateci nel buono e nel tranquillo. Non siamo candidati a niente, come ho detto, siamo candidati a vincere solo la prossima partita. Voi volete analizzare Verona con me? Non posso. Lunedì giorno libero ma non per me o il mio staff. Lavoriamo tutto il giorno, quello dopo arrivano i calciatori e riunione collettiva. Lavorare e adesso siamo candidati a vincere la partita con l’Udinese. Siamo equilibrati e tranquilli, sicuramente meno felici per la sconfitta. Dobbiamo trasformare la tristezza in motivazione. Se noi abbiamo un problema grande per perdere una partita, immagino le altre squadre. Noi facciamo la nostra strada che è di tranquillità e di ambizione ma con una base di tranquillità.”
Che insidie si aspetta da domani e le difficoltà di affrontare l’Udinese?
“Hanno giocato contro una squadra bravissima. Lo schiaffo lo hanno avuto nel risultato no nella prestazione. Quello che hanno fatto contro la Juve o contro il Napoli si vede. Loro sono una squadra solida, se giocano con 5 è diverso da quello del Verona, è un modo diverso di giocare. Hanno stabilità nel loro gioco. Una squadra fisica che ha grande qualità. Secondo me una squadra di livello, sarà difficile per noi.”
L’equilibrio sul quale lei ha puntato, si è un po’ smarrito?
“Dobbiamo lavorare di più altrimenti mi davano 3 mesi di contratto e risolvevo tutti i problemi. Quando dico io parlo di tutti. Per questo ci sono qui 3 anni e non pochi mesi. In 3 mesi puoi dare qualcosa di personale a una squadra se già c’è. Altrimenti ci vuole più tempo. Se le azioni del Sassuolo sono conseguenza anche di ambizione nostra non è un problema per me. Se perdo una partita per la voglia di vincere va bene. Anche i cambi che ho fatto in una partita rotta, quello serve a rompere ancora di più. Quando Pellegrini si sposta stanco con Cristante a centrocampo si può vincere o perdere. Per me questo non è un problema. Per me prendere 3 gol è troppo, se fai 2 gol in trasferta devi vincere, neanche pareggiare. A Verona abbiamo avuto problemi difensivi e offensivi. Non vado con vuoi nei particolari perchè magari Gotti vuole sapere i dettagli. Io posso dire che con il Verona abbiamo giocato male. Faraoni ha fatto il gol della vita in un momento in cui la partita poteva tornare, ma non voglio trovare alibi. Abbiamo perso punto. Domani c’è un’altra partita.”
Vina è a disposizione? L’idea di Calafiori è valida o punta al terzino di stabilità?
“Vina non ci sarà domani. Calafiori è valido ma ha 19 anni e poche partite in Serie A. Se tu fai la stessa domanda alle 4-5 squadre di Serie A. Dai miei terzini mi aspetto un po’ di più di fiducia per giocare. Il ragazzo ha 19 anni con qualità ma poca esperienza. Ha tempo per avere più maturità.”
Vorrei sapere come stanno Cristante e Veretout visto le molte partite ravvicinate?
“In qualche posizione è più facile per fare i cambi con giocatori di qualità ed esperienza. Ci sono altri ruoli dove è più difficile per noi fare questo. Di solito non dico chi gioca o chi no ma per dare una risposta dico che domani ci saranno Cristante e Veretout.”
Per la sua esperienza questo rischio euforia-depressione riguarda anche i giocatori?
“Io posso influenzare solo chi è vicino a me cioè i calciatori non tutto l’ambiente. Mi è piaciuta la reazione dopo le vittorie, una volta in più abbiamo celebrato il gol contro il Sassuolo ma in tutte le altre vittorie ho visto uno spogliatoio equilibrato. Anche nella sconfitta l’ho visto triste ma equilibrato. Dobbiamo trasformare la tristezza in motivazione. Prima della sconfitta ho usato anche delle parole dove ho detto che una stagione è una squadra con delle curve e tu devi guidare sempre con la concentrazione e con visione e tranquillità, non è un’autostrada. Quello è per una squadra che vince tutte le partite come Psg e Bayern Monaco, dobbiamo stare tranquilli piano piano.”