Il primo pensiero in casa Roma è ripartire. Certo non si può, e non si potrà, far finta di nulla, come se non fosse accaduto. Ma appare fondamentale gettarsi alle spalle la serata da incubo del Nou Camp e ricominciare dal campionato. Per poi pensare alla sfida con il Bate Borisov del prossimo 9 dicembre quando si deciderà il destino europeo di Pjanic e compagni.
Ripartire. Anche se oggi ogni avversario potrebbe apparire come un Everest da scalare a mani nude. Perché se è vero che nessuno avesse speranze di vittoria (basti ricordare che questi signori, senza Messi, avevano rifilato solo sabato scorso 4 reti al Real Madrid fallendone altrettante) è altresì corretto affermare che una resa come quella di ieri sera non è concepibile. Una resa più mentale che fisica; una arrendevolezza a tratti imbarazzante che non ha fatto altro che scavare un solco, tra le due formazioni, di per sé già profondo. Il Barça, oggi, non è formazione contrastabile soprattutto sul suo campo dove chiunque pagherebbe dazio. A conti fatti solo il Bayern Monaco dell’ex Guardiola ha i mezzi per provare a controbattere i marziani di Luis Enrique il quale, inutile girarci intorno, punta deciso al secondo Triplete consecutivo, qualcosa che avrebbe del leggendario.
Tornando alla Roma, Garcia deve assolutamente riprendere subito le redini della squadra perché domenica pomeriggio arriva l’Atalanta di Reja e tutto sarà fuorché una partita scontata. Dopo aver lasciato due punti sul pantano del Dall’Ara, i giallorossi non si possono più permettere passi falsi in campionato e la vittoria potrebbe avere un duplice effetto. Certo è che l’umore non sarà dei migliori: se non ritrovano immediatamente la via maestra, i capitolini rischiano di diventare una polveriera sul punto di esplodere. Nelle precedenti due occasioni in cui la Roma crollò contro Manchester United e Bayern Monaco, la formazione giallorossa si rialzò quasi subito: affrontando, caso del destino, sempre la Sampdoria, si ottennero una vittoria larga, in casa, ed un pareggio in trasferta.
Atalanta, Bate Borisov e Genoa in casa, Torino e Napoli in trasferta: queste le gare che attendono Dzeko e compagni prima della sosta natalizia. Il futuro romanista, vicino e lontano, passa da qui…