Roma, la sconfitta nel derby
La Roma ieri è uscita sconfitta dal secondo derby stagionale contro la Lazio, perso 1-0 come accadde all’andata. Ad aver sicuramente influenzato il risultato ottenuto vi è stata sicuramente la doppia ammonizione di Ibañez, che ha cambiato negativamente le sorti della gara per i giallorossi, lasciandoli in dieci uomini già dal 33′ minuto di gioco. Il difensore brasiliano ha ormai trovato nella Lazio la sua bestia nera, visto che gli errori causati contro i rivali storici sono stati già molteplici, come quello di Lazio-Roma del 15 gennaio 2021, finita 3-0 peri biancocelesti, dove il difensore perse una brutta palla in area di rigore e facilitò il gol della Lazio; oppure da dimenticare è anche la prestazione registrata nell’ultimo derby, dove l’ex Atalanta fece un altro errore grossolano che costò caro alla sua squadra. Gli scarsi risultati che però stanno arrivando a Trigoria non sono sicuramente da recapitare sul difensore, visto che la Roma nelle ultime uscite si è dimostrata instabile e soprattutto troppo chiusa nella sua metà campo.
Roma, le difficoltà riscontrate nelle ultime uscite
Se nelle ultime 6 uscite in campionato, la Roma ha registrato un bollettino complessivo di 2 vittore, 3 sconfitte e un pareggio, qualche difficoltà nel gioco dei giallorossi deve sicuramente esserci. La squadra di José Mourinho non ha praticamente mai espresso fin qui un buon calcio, solamente alcuni spezzoni in qualche partita, ma ora le difficoltà stanno tornando a galla. Nell’ultima gara europea della squadra capitolina, a San Sebastián, contro la Real Sociedad, i giallorossi hanno realizzato 3 tiri in tutta la partita, 0 quelli in porta, e sono stati assediati per 90′ minuti dalla squadra spagnola, che però non ha saputo sfruttare le occasioni avute. Nella gara contro la Lazio la Roma ha registrato solamente il 31% di possesso palla, il dato più basso mai registrato in un derby dal 2004/05, ma anche in fase difensiva è stata inferiori agli avversari, visto che i biancocelesti hanno recuperato il pallone da possesso avversario ben 55 volte, a differenza delle 43 della Roma. La squadra del tecnico portoghese, perciò, se vuole ambire ad un posto nella competizione dei “grandi”, nella Champions League, e a passare i quarti di finale di Europa League contro il Feyenoord, che avrà il dente avvelenato dopo la sconfitta della scorsa stagione in finale di Conference League, dovrà sicuramente tirare fuori il massimo delle sue potenzialità e cercare di giocare un calcio più all’avanguardia ed europeo.