Roma & Lazio, si torna in campo per stupire

Allison Roma

Roma

Archiviati gli impegni per le Nazionali, sono state definite le 24 finaliste del prossimo Europeo e sono proseguite le qualificazioni al Mondiale del 2018 in Russia, ci si rituffa nel campionato che ora prevede un tour de force fino al 20 dicembre quando la serie A si fermerà per la pausa natalizia.

Roma e Lazio si giocano molto in questo mese e non vogliono lasciare punti per strada per non vedere compromessi i rispettivi obiettivi. I giallorossi sabato pomeriggio apriranno la giornata numero 13 giocando, alle 18, al Dall’Ara contro il Bologna. I rossoblù, rivitalizzati da Donadoni, sono una squadra da prendere con le molle ma, nonostante l’impegno con il Barcellona del martedì successivo, difficilmente ci saranno rivoluzioni da parte di Garcia. Il tecnico francese cercherà di cambiare il meno possibile perché ha capito che il troppo turnover a lungo andare non paga. Pjanic e compagni si presenteranno nel capoluogo emiliano quasi al completo se si escludono i lungodegenti Strootman, Totti e Salah: il primo, che continua a fare passi da gigante, dovrebbe tornare a disposizione a fine gennaio mentre gli altri due puntano decisamente a rientrare prima della pausa. Purtroppo un’altra situazione da monitorare sarà quella di Gervinho: l’attaccante ivoriano è uscito durante la sfida tra Costa d’Avorio e Liberia per un problema muscolare. Lo staff sanitario della Roma dovrà valutare le sue condizioni ma difficilmente partirà titolare contro il Bologna: calcolando che Florenzi ha giocato entrambe le amichevoli dell’Italia non è escluso che contro i felsinei siano Iago Falque e Iturbe a supportare Edin Dzeko.

Mentre Garcia ed i suoi ragazzi lavorano sul campo, Walter Sabatini continua a monitorare il mercato sia per gennaio che per giugno. L’obiettivo primario sarà trovare, la prossima estate, un nuovo guardiano alla porta giallorossa. Due i candidati principali: Marco Sportiello dell’Atalanta ed il brasiliano Alisson, attuale numero uno della Seleçao e inseguito anche dalla Juventus. Mentre gli obiettivi più ravvicinati sembrano essere un vice Digne, Garcia per ora non sembra vedere Emerson Palmieri ma ci sono ancora gare per poter smentire questa voce, ed un altro centrale di livello. Kolasinic (Schalke 04) per la fascia sinistra, Heurtaux, Benatia e Juan Jesus, che potrebbe coprire entrambi gli slot, i più gettonati per un posto al centro.

Acque più agitate in casa Lazio dopo le tre sconfitte consecutive in campionato ma un calendario sulla carta favorevole, Palermo ed Empoli prima di affrontare la Juventus all’Olimpico il 4 dicembre, potrebbero rilanciare le ambizioni di Pioli e dei suoi ragazzi. Molti dei quali sono stati protagonisti nelle rispettive nazionali e puntano a fare lo stesso in campionato. Biglia, Felipe Anderson, Cataldi e Candreva hanno catalizzato le attenzioni ogni volta che sono scesi in campo e la speranza di tutti, a Formello, è che ripetano le stesse prestazioni sin da domenica contro i rosanero dell’ex Ballardini. Pochi i ballottaggi per la gara di domenica dove mancherà il solo De Vrij, che rivedremo il prossimo anno: Djordjevic dovrebbe avere la meglio su Matri e Klose mentre Onazi dovrebbe essere preferito a Cataldi.

Non solo campionato nei pensieri dei biancocelesti. L’infortunio di De Vrij, le inquietudini di Candreva, Biglia e Felipe Anderson, il mancato rinnovo di Marchetti e Lulic, turbano i sonni di Igli Tare. Il DS laziale avrà un bel da fare nel mercato di riparazione: la situazione più delicata appare quella di Antonio Candreva che, soprattutto quando indossa la maglia numero 87 del suo club, sembra essere un corpo estraneo alla squadra. Proprio per questo starebbe prendendo forma un’ipotesi nerazzurra proprio per gennaio: Mancini stravede per l’azzurro e lui, dopo le polemiche susseguenti anche alla fascia di capitano, starebbe pensando di cambiare aria. Lotito lo valuta 20 milioni ma un’offerta di 10 milioni più Ranocchia potrebbe far vacillare i capitolini. La Lazio, così, ovvierebbe al problema del difensore centrale e avrebbe denaro fresco da reinvestire. Certo lasciar partire uno dei simboli della squadra non sarebbe semplice ma Lotito ha sempre guardato al bene comune che non al singolo: anche stavolta il presidente biancazzurro rimarrà fedele ai suoi principi.