Roma-Inter, i numeri dicono che…

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Garcia

Se nella prima metà degli anni ’80 la grande sfida del calcio italico era tra Juventus e Roma – rivalità fotografata in tutta la sua intensità dal celeberrimo gol annullato a Turone – dal 2005 al 2010 il calcio italiano ha “ballato” sull’onda del faccia a faccia tra Roma e Inter. Spalletti e Mancini prima, Ranieri e Mourinho dopo: giallorossi e nerazzurri sono stati i grandi protagonisti di quegli anni, con sfide all’ultimo respiro e conseguenti rivincite. Una particolare nota di merito va certamente a quella Roma: dopo i corposi investimenti che avevano portato il secondo scudetto – Emerson, Samuel e Batistuta su tutti – le difficoltà economico-societarie dei giallorossi erano ben note ma nonostante questo Spalletti è stato capace di costruire una gran bella Roma.

Con Totti “falso nove”, arrivato in questo modo a segnare addirittura 26 gol in una stagione, i giallorossi non davano punti di riferimento e in questo senso, tatticamente, hanno addirittura anticipato una delle squadre più forti della storia come il Barcellona di Guardiola. Dall’altra parte c’era l’Inter di un Moratti ancora in modalità “portafoglio spalancato”, con Mancini che veniva accontentato in ogni sua richiesta. Era, quella, un’Inter solida, giusto mix tra muscoli e talento, perfetta via di mezzo tra fantasia e cinismo, che vinceva le partite con la semplice forza d’urto dei vari Ibrahimovic, Vieira, Maicon, Cambiasso e via dicendo. Ma la Roma, quella Roma, ha sempre messo in difficoltà i nerazzurri.

Nell’anno in cui l’Inter vinceva il campionato con 97 punti – stagione 2006/2007 – la Roma faceva sua la Coppa Italia infliggendo proprio ai nerazzurri un clamoroso 6-2 nella gara di andata della finalissima, mentre le due finali precedenti le aveva vinte l’Inter sempre contro i giallorossi. Questi ultimi hanno fatto un bel dispetto ai nerazzurri nella Supercoppa Italiana all’inizio del campionato 2007/2008, vincendo a San Siro con gol su rigore di De Rossi e dando il via ad una stagione che ha visto un vero e proprio testa a testa con l’Inter, risolto soltanto all’ultima giornata sotto la pioggia di Parma da una doppietta dell’immenso Ibrahimovic. La Roma ci ha creduto forte anche due anni dopo, nella stagione del Triplete nerazzurro, quando con Ranieri in panchina i giallorossi si erano resi protagonisti di una spettacolare rimonta ma alla fine – complice la sconfitta interna di Totti e compagni contro la Sampdoria di Cassano e Pazzini – l’Inter ha avuto la meglio vincendo sul campo del Siena all’ultima giornata, dopo aver battuto la Roma all’Olimpico anche nella finale di Coppa Italia.

Due anni fa, invece, in semifinale di Coppa Italia la Roma ha battuto nettamente l’Inter incerottata di Stramaccioni, perdendo però poi la finale nel derbissimo con la Lazio. Per questo, domenica sera all’Olimpico, riflettori tutti puntati su un big match dal fascino tutto particolare. Rudi Garcia vuole continuare a inseguire la Juve, Roberto Mancini – per lui, ex Lazio, aria di derby – vuole far vedere di che pasta è fatta la sua nuova Inter. Peccato solo che non ci sia più in campo Javier Zanetti: il suo abbraccio pre partita con Francesco Totti è sempre stata fotografia bellissima di un calcio di bandiere come oggi non ne esistono più.