Tensione in casa Roma dopo il brutto pareggio arrivato all’Olimpico domenica pomeriggio contro la bestia nera (e a strisce verdi) Sassuolo. Eusebio Di Francesco è riuscito ancora una volta a beffare la squadra di Garcia portandole via una vittoria che le avrebbe permesso di fare un balzo verso i vertici alti della classifica.
Le prime critiche piovono sull’allenatore francese, colpevole di aver esagerato con il turnover (6 titolari sostituiti rispetto alla gara di Champions) nonostante siamo ancora ad inizio stagione e quindi si presume che i giocatori siano nel pieno delle loro facoltà atletiche.
Eppure sembrava essere tornato il sereno quando Totti, sebbene in netto fuorigioco, aveva risposto al vantaggio neroverde di Defrel segnando, peraltro, il suo trecentesimo gol in maglia giallorossa; tuttavia il pressing forsennato della Roma rivitalizzata dall’ingresso di Falquè, Dzeko e Florenzi, non ha portato altro che il pareggio (eurogol di Salah al volo) e un rigore non fischiato da Massa che compensa il gol irregolare del numero 10 romanista.
Da registrare, sempre sotto la voce “tensioni”, il malcontento di Iturbe al momento del cambio: il numero 7 esce dal campo infuriato, sferra un calcio alla vetrata adiacente le panchine e si avvia direttamente verso le scalette che portano agli spogliatoi. Poi, convinto da un componente dello staff, torna sui suoi passi e si riaccomoda a bordo campo. In serata le scuse via Twitter: «Ho molto rispetto dei miei colleghi, posso solo scusarmi con loro e con i tifosi per il mio cattivo comportamento». Garcia lo giustifica: «Ha carattere. L’ho fatto giocare per come si allena».
A questo punto la Roma si ritrova a -4 dall’Inter capolista e, proprio mentre chi era partito male sembra aver trovato la quadratura del cerchio (vedi Juventus e Napoli), i giallorossi fanno un passo indietro rispetto a quanto di buono mostrato nelle gare precedenti.
Mercoledì sera a Marassi con la Samp la prima occasione per recuperare, chissà se Garcia farà turnover stavolta…
