Roma e Garcia al bivio…

Garcia

A due terzi del fatidico trittico che potrebbe decidere il loro futuro, la Roma e Rudi Garcia si trovano in perfetta parità, almeno da un mero punto di vista statistico. Una vittoria in campionato contro il Carpi, una sconfitta clamorosa, con tanto di rimonta sfiorata che avrebbe avuto del miracoloso, contro il Bate Borisov. Questo dicono i freddi numeri in attesa della sfida di domenica pomeriggio al Barbera di Palermo contro la formazione di Iachini.

I numeri però, per quanto belli ed interessanti, non dicono tutta la verità, quello che si nasconde dietro le pieghe, le sfaccettature. I giallorossi, oggi, appaiono come una pentola in ebollizione sul punto di esplodere: vero gli infortuni che hanno privato la squadra di uomini chiave, vero una dose di fortuna che non aiuta mai (la traversa di Florenzi ancora grida vendetta) ma i capitolini non stanno facendo nulla per aiutarsi ad uscire fuori da questa situazione. Ciò che sconcerta di più, nella sconfitta di Champions, non è tanto la battuta d’arresto in sé con i bielorussi, quanto il modo in cui essa sia avvenuta: scelte errate dell’allenatore, atteggiamento sbagliato dei giocatori, un mix pericoloso che porta ad imbarcate terrificanti come il primo tempo contro il Bate. Prova ne è che, una volta aggiustata la squadra con un paio di cambi e trovata la giusta cattiveria, nel secondo tempo si è giocato ad una porta, sfiorando il clamoroso recupero.

Il nemico più insidioso della Roma è lei stessa: la formazione giallorossa ha mostrato come sia in grado, quando gioca concentrata sull’obiettivo, di poter competere con chiunque. Quando, al contrario, abbassa il livello di guardia la compagine capitolina si espone ad ogni avversità e può essere messa in crisi da ogni tipo di avversario.

Oltre ai problemi cronici a livello di concentrazione, ci sono poi quelli, reali o presunti tali, legati all’allenatore. La situazione di Rudi Garcia è in un pericoloso limbo dalla fine del campionato scorso: tra le mura di Trigoria sembrano tutti essere dalla sua parte ma le domande che ci si pongono sono essenzialmente due. La prima è se davvero tutti, nel fortino giallorosso, si fidino ancora ciecamente del tecnico transalpino e la seconda se proprio Garcia creda ancora in questo progetto. Domande che dovranno trovare al più presto una risposta in una stagione dove la Roma potrebbe giocare un ruolo da protagonista assoluta visto che, per la prima volta dopo quattro anni, il campionato non ha un padrone.

Domenica intanto si vola a Palermo prima della sosta: la partita contro i rosanero, unica formazione mai sconfitta dall’ex tecnico del Lille da quando siede sulla panchina romanista, potrebbe dire molto sul futuro giallorosso. Una vittoria convincente potrebbe allontanare pericolose nubi di burrasca; un altro tracollo scatenerebbe la bufera su Trigoria e l’ombra di Carlo Ancelotti si allungherebbe ancora di più sullo stadio Olimpico…