Il pareggio di Lecce non può aver soddisfatto Daniele De Rossi, che all’alba di un ciclo complesso e tirato di partite necessitava dei tre punti sul campo dei salentini. Prestazione non positiva della Roma, che ha costruito poco, ad eccezione di una occasione colossale sprecata da Aouar, e ha subito molto i contropiedi e le azioni verticali del Lecce.
Non hanno convinto alcune scelte iniziali dell’allenatore giallorosso, che senza Dybala, ancora non al meglio e precauzionalmente tenuto a riposo in vista del derby, e Pellegrini, squalificato, sceglie Zalewski a sinistra e Baldanzi a destra a supporto di Romelu Lukaku. Se quella di Baldanzi è stata una scelta obbligata, sulla sinistra è il polacco a vincere il ballottaggio con El Sharaawy. Occasione non sfruttata però per Zalewski, autore di un’altra prestazione incolore.
Altra prestazione incolore di Zalewski: scelta discutibile di De Rossi
La scelta è in effetti difficile da comprendere. Senza Dybala e Pellegrini, rinunciare anche alla qualità di El Shaarawy significa perdere contemporaneamente i tre calciatori più tecnici del reparto offensivo. In più, il faraone durante la sosta è rimasto a Roma ad allenarsi, mentre Zalewski è partito con la sua Polonia e ha giocato entrambe le partite decisive per la qualificazione dei suoi, segnando tra l’altro uno dei rigori decisivi. E infatti è da un’intuizione strepitosa di El Shaarawy che scaturisce l’unica gigantesca occasione della Roma, col pallone che arriva sui piedi di Aouar a tu per tu con Falcone dopo un tacco di prima splendido del faraone. Aouar spreca, e anche su di lui e sul suo atteggiamento c’è da riflettere.
La gestione di Zalewski da parte di De Rossi è difficile da comprendere, ma sembra essere mossa da una convinzione. Solo se gioca il ragazzo può essere venduto in estate, a meno che non dimostri qualcosa e si guadagni il posto da comprimario per la prossima stagione. Minuti per decidere il futuro, sulla fascia sinistra della Roma.
De Rossi e la Roma si stanno costruendo, gli va concesso tempo
Un’altra scelta sbagliata da De Rossi è stata sicuramente quella del terzino destro. La rinascita di Celik, merito sicuramente del neo allenatore giallorosso, è un po’ frenata dalla continua alternanza con Karsdorp, che ha dimostrato ancora una volta tutti i suoi limiti tecnici in una partita sporca, rapida, in cui il terzino olandese è sembrato più volte fuori luogo.
È vero, l’alternanza scientifica, le rotazioni matematiche sembrano un marchio di fabbrica di De Rossi, ma avendo ereditato una situazione in cui ogni punto conta tantissimo per la corsa Champions, forse sarebbe opportuno rischiare un po’ meno. Ma il rischio di pagare un po’ di inesperienza c’era, e De Rossi e la Roma in questo momento stanno costruendo il proprio futuro. È il tempo che gli va concesso.