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Roma, caso Petrachi: le richieste dell’ex direttore sportivo

Petrachi

Uno scontro che stenta a concludersi, quello tra la Roma e Gianluca Petrachi

Gianluca Petrachi chiede un risarcimento danni per circa 5 milioni di euro, mentre il club ha addebitato a Petrachi alcune condotte legate alla gestione dell’area sportiva durante il lockdown. Accreditandogli dei comportamenti offensivi nei confronti dell’ex presidente Pallotta.

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Questo il passaggio del comunicato ufficiale: “Con comunicazione del 18 giugno 2020 la Società ha avviato una procedura disciplinare nei confronti del sig. Gianluca Petrachi. In particolare, la Società ha addebitato una serie di condotte legate alla gestione dell’area sportiva anche durante il “lockdown”, nonché legate a dichiarazioni rilasciate dallo stesso pubblicamente ed aventi ad oggetto critiche aperte alla Società ed alla gestione della stessa. Inoltre, con la citata comunicazione del 18 giugno 2020, veniva contestato al sig. Petrachi di aver usato toni offensivi nei riguardi del Presidente Pallotta. Con nota del 23 giugno 2020, il sig. Petrachi, in ossequio al termine di difesa concesso dalla Società, ha rassegnato le proprie giustificazioni, respingendo ogni addebito. Con comunicazione del 24 giugno 2020, la Società ha comunicato al sig. Petrachi l’esonero dall’incarico di Direttore Sportivo. In data 3 luglio 2020, la Società ritenendo di non poter accogliere le giustificazioni rassegnate ha disposto, inoltre, il licenziamento per giusta causa del Direttore Sportivo ritenendo che i fatti contestati non consentissero la prosecuzione, neppure provvisoria, del rapporto di lavoro. In data 17 agosto 2020, il sig. Petrachi iscriveva al ruolo, dinanzi alla Sezione Lavoro del Tribunale di Roma, il ricorso volto ad ottenere l’accertamento della nullità ovvero dell’illegittimità del licenziamento del 3 luglio 2020 e, conseguentemente, la condanna dell’A.S. Roma S.p.A. al risarcimento dei danni patiti, per un petitum complessivo di euro 5 milioni circa. La prima udienza si terrà in data 4 novembre 2020. Il rischio di soccombenza è ritenuto possibile”.

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