Calcio, Roberto Baggio compie 54 anni

Compie gli anni l’emblema del calcio italiano. Buon compleanno Roberto Baggio.

Baggio in nazionale
Roberto Baggio (Fonte: FIGC)

E’ il compleanno di uno dei migliori numeri 10 della storia del calcio italiano: Roberto Baggio spegne 54 candeline.

Il 18 febbraio del 1967 nasceva a Caldogno, in provincia di Vicenza, Roberto Baggio, un’icona e un monumento del calcio italiano. Soprannominato Raffaello, per l’eleganza nello stile di gioco, e Divin Codino, per il taglio di capelli, Baggio ha fatto innamorare le tifoserie di tutta Italia grazie alle prodezze calcistiche e alla sua profonda umiltà. A livello individuale ha conseguito numerosi riconoscimenti, tra cui il FIFA World Player e il Pallone d’Oro nel 1993 e la prima edizione del Golden Foot nel 2003.

Dietro al talento italiano più cristallino di sempre, c’è anche un grande uomo che Carlo Mazzone, suo tecnico ai tempi del Brescia, ha così descritto: “Era puntuale, serio e la domenica mi faceva vincere. C’era un patto con lui. Non mi piaceva che quando si andava in trasferta i tifosi invadevano l’albergo e lui non aveva un attimo di respiro. Un giorno gli dissi “Quando sei stanco di firmare autografi, ti tocchi la testa e io intervengo”. Ma lui non si toccava mai la testa e allora sbottai “Aho, ma non ce l’hai una testa?”. Lui mi rispose “Mister, come posso deludere gente che ha fatto centinaia di chilometri per incontrarmi?”

È passata un’eternità dal 16 maggio 2004, quando Roberto Baggio disputò la sua ultima partita a San Siro. Non hanno avuto reale consistenza e seguito né l’esperienza da presidente del Settore Tecnico della Figc nel 2010 né il patentino da allenatore conseguito a Coverciano nel 2012. Baggio manca molto al calcio moderno perché è evidente che un campione del suo calibro potrebbe dare ancora un contributo significativo al mondo del calcio.

La carriera di Roberto Baggio

Baggio è cresciuto nelle giovanili del Vicenza e nel 1982 ha fatto il suo esordio nel calcio professionistico nella squadra biancorossa con cui in tre stagioni ha collezionato 47 presenze condite da 16 reti.

Nel 1985 passa alla Fiorentina per 2,7 miliardi di lire. In cinque stagioni in Serie A incanta con i suoi numeri e le sue giocate mette insieme 136 partite e realizza 55 gol in tutte le competizioni.

Nel 1990 Roberto Baggio viene acquistato dalla Juventus con con i tifosi della Fiorentina che non prendono bene il “tradimento” del Divin Codino. Antonio Caliendo, procuratore sportivo, ha ricordato quei giorni, che videro andar via l’idolo di Firenze: «Mi ricordo ancora la scena: quando Baggio passò dalla Fiorentina alla Juventus, in conferenza stampa, davanti ai giornalisti gli misero al collo la sciarpa bianconera e lui la gettò via. Fu un gesto imbarazzante. Io dissi che il ragazzo andava compreso: era come se avessero strappato un figlio alla madre. Ammetto che, quella volta, rimasi molto colpito anch’io.»

In cinque anni in bianconero colleziona 200 presenze vincendo uno scudetto, una Coppa Italia e una Coppa Uefa e nel 1993 vince il Pallone d’Oro.

Nel 1995, dopo cinque anni di Juventus, passa al Milan dove in due stagioni gioca due anni, vince un tricolore, gioca 67 partite e segna 19 reti.

Nel 1997 passa al Bologna dove all’età di 30 anni riesce ancora a fare la differenza segnando 23 gol in 33 gettoni complessivi.

Nell’estate del 1998 l’Inter lo porta ancora una volta a Milano, e in due anni mette a segno 17 reti in 57 presenze.

Svincolatosi dall’Inter, nel 2000, a 33 anni e dopo una serie di infortuni più o meno gravi alle ginocchia, Baggio passa al Brescia dove in quattro anni mette insieme 101 presenze e sigla 46 reti.

Si ritira nel 2004 all’età di 37 anni dopo aver messo a segno 275 reti in 643 presenze.

Baggio e la nazionale

Nel 1990 a Italia 90, a soli 23 anni, si qualifica al terzo posto al mondiale vinto poi dalla Germania Ovest in finale contro l’Argentina di Diego Armando Maradona. Nel 1994 trascina letteralmente l’Italia fino all’atto finale del mondiale disputato negli U.S.A. che gli azzurri perdono amaramente in finale, ai calci di rigore, contro il Brasile che si laurea campione del mondo. Decisivi dal dischetto gli errori di Franco Baresi e proprio di Roberto Baggio. Con la nazionale mette a segno 27 reti in 56 partite.

Baggio, “Il Divin Codino”

Oggi Netflix ha approfittato della ricorrenza per annunciare l’uscita del film sulla carriera di Roberto Baggio. Si intitola “Il Divin Codino“, come il suo soprannome più diffuso, e racconterà i suoi 22 anni di carriera, includendo il difficile esordio come giocatore e le divergenze con alcuni degli allenatori. L’attore che interpreterà il difficile ruolo di Baggio sarà il pescarese Andrea Arcangeli, classe 1993 (l’anno in cui Baggio vinse il Pallone d’oro ai tempi in cui giocava nella Juventus).