La showgirl Roberta Pedrelli ai microfoni di Sportpaper ha parlato del momento attuale della Roma e della sua passione viscerale per la squadra giallorossa
Nel corso dell’intervista Roberta Pedrelli ha invocato anche il cambiamento e l’evoluzione dell’approccio al calcio delle donne, troppo spesso relegato a mere congetture di natura estetica.
Ecco l’intervista completa rilasciata da Roberta Pedrelli a sportpaper.it:
Ti aspettavi una sconfitta così netta nel derby contro la Lazio?
Assolutamente no, non me l’aspettavo. La cosa che mi brucia di più è di non aver affatto giocato il derby, che è una partita che esula dal posizionamento in campionato. Si tratta di un match molto importante a livello emotivo e per quanto sia noi romanisti che i laziali proviamo a distaccarci da questo provincialismo del derby, proprio non ci ci riusciamo. È troppo sentito.
Cosa ha sbagliato la Roma e in particolar modo l’allenatore Fonseca?
La differenza è stata proprio nell’approccio dei due allenatori. Il tecnico giallorosso parlava di andare ad attaccare, di fare punti e di segnare, mentre Inzaghi parlava di testa e cuore. La Roma da ciò che si è visto in televisione non ha capito lo spirito con cui va affrontata una stracittadina. Ci può stare di perdere, ma non in questo modo.
Qual è il problema dei giallorossi contro le big? Credi che questa sconfitta ridimensioni le ambizioni della squadra?
Non voglio colpevolizzare nessuno in particolar modo, anche se poi si cerca di trovare un capro espiatorio. Al tempo stesso non salvo nessuno, anche se è da dire che il posizionamento della compagine capitolina rimane abbastanza sorprendente viste quelle che erano le premesse di inizio stagione. Mister Fonseca con la rosa che ha a disposizione sta facendo bene e anche i giocatori si stanno esprimendo al meglio in virtù della loro guida tecnica. Il contratto del tecnico però prevede il rinnovo in automatico in caso di qualificazione in Champions League. La sua conferma passa da questo obiettivo, che a mio avviso squadra e piazza meriterebbero dopo la fallimentare gestione di Pallotta.
Come nasce la tua passione per la Roma?
Mi è stata trasmessa dalla mia famiglia, mio padre è sempre stato un gran tifoso dell’AS Roma. Fino al 1989 ho vissuto a Trigoria. Ricordo quando mi passava davanti l’autobus con i giocatori e gli allenamenti a cui assistevo in compagnia di mio padre. La prima volta allo stadio Olimpico però fu una gran delusione: uno scialbo 0-0 contro il Cagliari visto in Tribuna Monte Mario. È stata una vera noia. La scintilla è scattata in occasione della semifinale di Coppa Uefa del 1991 contro il Brondby con goal di Rudy Voeller al 90′ che fece esplodere la tifoseria. Ai tempi avevo il diario tappezzato di foto dei calciatori romanisti e quando la squadra perdeva piangevo e soffrivo insieme a lei.
In molti ti vedono come la possibile erede di Sabrina Ferilli. In caso della vittoria dello scudetto dei “lupacchiotti” cosa saresti disposta a fare?
Credo che i remake siano sempre un po’ deludenti, per questo non farei mai esattamente ciò che ha fatto lei. Lungi da me deludere le aspettative dei tifosi della Roma. Immagino qualcosa di diverso, anche per spezzare questo cliché che le donne debbano sempre e solo esprimersi attraverso la loro fisicità. Certo è importante anche quello per una madrina, ma io mi immaginerei un vero e proprio coinvolgimento dei tifosi, qualcosa di verace come ad esempio cucinare e distribuire a tutti una bella amatriciana.
Qual è la tua opinione sul post piccante di Anna Falchi subito dopo il derby?
Credo che ci sia un periodo per tutto a cui debba seguire necessariamente un’evoluzione. Come detto in precedenza penso che non bisogna sempre andare sul lato estetico e provocatorio. Basta con questi strip-tease se la propria squadra vince. Il calcio è fatto di passione e di tifo, quello che sta maledettamente mancando a causa della forzata chiusura degli stadi.
Cosa rispondi a chi pensa che le donne non capiscano nulla di calcio?
Direi di sintonizzarsi la mattina su Centro Suono Sport 101.5 per sentire dalle 8 alle 10 la mia voce e capire e giudicare se si può parlare o meno di calcio con una donna (ride, ndr).
Come stai vivendo questa ascesa del calcio femminile? Segui anche l’AS Roma femminile?
Lo seguo di riflesso, lo scorso anno sono stato protagonista di una premiazione inerente del calcio femminile. Ai tempi Rosella Sensi se ne era già interessata ma la vera ascesa c’è stata solo negli ultimi anni. È un dato di fatto che ci sono tante donne a cui interessa il calcio e che magari sono anche più capaci di tanti uomini, che percepiscono stipendi faraonici e militano in Serie A.
Quale tra le varie giornaliste sportive ti piace di più? Ti ispiri a qualcuna di loro?
Mi è sempre piaciuta Ilaria D’Amico per la figura composta e di grande professionalità che ha avuto. È stata un po’ l’apripista dell’affermazione delle donne nei salotti calcistici. La stimo anche per come gestisce i suoi programmi. So che significa essere l’unica donna in un parterre di soli uomini, visto ci sono passata nelle mie esperienze pregresse. Non è assolutamente vero che una donna da una aspetto piacente riesce ad affermarsi più facilmente, anzi al contrario fa il triplo della fatica a far emergere le proprie capacità intellettive.
Cosa pensi delle polemiche su Diletta Leotta degli scorsi mesi? Che voto le dai come showgirl ed opinionista?
Ti rispondo con una frase emblematica: l’invidia è una brutta bestia. Naturalmente quella delle altre non la mia.
Un pregio e un difetto di Marika Fruscio
Marika Fruscio la ricordo ai tempi di Uomini e Donne quando fece delle affermazioni non propriamente carine sulla sua relazione con Filippo Inzaghi. Poi si è affermata in una trasmissione sportiva a Napoli, dove a mio parere non viene valorizzata per le sue opinioni bensì per le sue caratteristiche fisiche. Non posso esprimere un vero e proprio giudizio visto che non la seguo. In generale non amo le persone che menzionano personaggi famosi per godere di un attimo di notorietà.
Un tuo giudizio su Georgia Viero
Con Georgia invece è stato un colpo di fulmine nonostante le passioni opposte. Inoltre siamo completamente diverse per quanto concerne i tratti somatici e corporali. Ciò che mi piace in assoluto di lei è la purezza d’animo. Fin dal primo momento che ci siamo conosciute ho capito che è una persona che merita. Stiamo lavorando a diversi progetti insieme tra cui una serie web con il comico Antonio Giuliani e il derby di Padel che si giocherà venerdì 22 gennaio alle ore 14:00. Lei sarà in coppia con Dario Marcolin, mentre io scenderò in campo con una vecchia gloria giallorossa. Spero di prendermi la mia piccola rivincita dopo la sconfitta nella stracittadina di calcio. Cercherò di portare i tre punti a casa.