Riforma Format Serie B, settimana decisiva: sul tavolo il progetto due gironi

Riforma Format Serie B
PH.Fornelli

Riforma Format Serie B : il 25 il Consiglio Federale

“È stata convocata alle ore 11.30 di giovedì 25 giugno la riunione del Consiglio Federale. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, oltre all’approvazione del verbale della riunione dello scorso 8 giugno e alle comunicazioni del presidente, i seguenti punti: informativa del Segretario Generale; approvazione del Bilancio Consuntivo 2019; modifiche regolamentari; nomine di competenza; campionati Serie A e Serie B femminili: definizione esiti stagione sportiva 2019/2020; nuovo format Campionato Serie B 2020/2021; date competizioni stagione sportiva 2020/2021; criteri di ammissione ai campionati 2020/2021, strategie di sviluppo prossime stagioni sportive e provvedimenti conseguenti. Inoltre rapporti FIGC e Organismi Sportivi: approfondimenti e prospettive di riforma; ratifica delibere di urgenza del Presidente Federale; varie ed eventuali”. Dietro il linguaggio burocratico del comunicato stampa con cui la Federazione Italia Giuoco Calcio informa della riunione del 25 giugno si cela un mondo. Dalle promozioni e retrocessioni della Serie A femminile, San Marino Academy e Lazio “combattono” per salire, alle date delle competizioni 2020-2021, passando per  le strategie di sviluppo fino ad un tema che, come Sport Paper, abbiamo già trattato con dovizia di particolari: la riforma della Serie B

Riforma Format Serie B : va avanti l’ipotesi dei due gironi

La questione è delicata ed è la madre di tutte le riforme del calcio italiano perché oltre a rivoluzionare la Serie B, così come la conosciamo oggi, avrebbe un impatto sulla Serie A e soprattutto sulle Serie C e su tutti i campionati dilettanti. Centinaia di Club, migliaia tra calciatori e addetti. Ricordiamo velocemente il progetto. La Serie A resterebbe come adesso con le tre retrocessioni. La Serie B sarebbe a due gironi da 20 squadre. Le tre promozioni in Serie A sarebbero la prima di ogni girone e una terza che uscirebbe dal play off tra i due gironi. Sei le retrocessioni. Le ultime tre dei due gironi. La terza serie e la quarta serie, i nomi sono da definire, finirebbero tutte e due sotto il cappello dell’attuale LND e sarebbero composte da 240 squadre60 di terza serie, tre gironi da 20 e il restante nei 9 gironi di quarta serie sempre da 20 squadre”. Una sorta di C1 e C2 riviste e corrette ma fuori dell’ibrido del semiprofessionismo.

Le parti in causa

Secondo quanto apprende la Redazione del nostro giornale, da fonti interne e dirette ad una della leghe coinvolte, il progetto, al di là delle dichiarazioni di facciata di Gravina: “La Serie B la vedo nel suo format attuale”, è in moto. Le carte ci sono dovrebbero esseree presentate proprio in Consiglio Federale. La riforma è spinta con forza dal presidente della Lega Serie B Balata e da quello della Lega Serie D Sibilia. Dal Pino, presidente della Lega Serie A, lo vede di buon occhio ma non vuole “sporcarsi le mani” in una lotta contro l’unico che avversa il progetto, il presidente della Lega Serie C Francesco Ghirelli. Sulla riforma a Rai Sport l’ex Presidente della Regione Umbria è stato netto: “Un torneo a 40 squadre sarebbe un vero disastro, così la uccidiamo”. Ma sarebbe singolare il contrario.

La partita in Consiglio Federale

La partita a questo punto si giocherà a carte scoperte proprio in Consiglio Federale. I numeri e, soprattutto, la volontà politica per procedere ci sono. Il progetto è definito, soprattutto nei dettagli relativi alla sostenibilità economica. Da valutare a questo punto se la riforma potrà essere operativa già nella stagione 2020-2021, come vorrebbero Balata e Sibilia, o se verrà varata nella stagione 2021-2022. Nel secondo caso anziché procedere con la formula dei ripescaggi basati sulla graduatoria per media punti già stilata dalle Lega Pro sarebbero necessarie sei promozioni a gironi nella prossima stagione. La partita è aperta, l’esito non scontato, ma la riforma è in campo.