Procede secondo i tempi il lungo recupero del Faraone che in settimana si è aggregato al lavoro con il gruppo dei ragazzi gestiti da Pippo Inzaghi. Subito in goal Stephan durante la partitella amichevole della Primavera. Non sarà la rete della sua carriera ma capire di essere tornato quello di una volta ridarà sicuramente morale al giovane attaccante milanista. L’annata di ElSha è stata molto travagliata tanto che qualcuno dell’ambiente lo aveva definito come il nuovo Pato. Una stagione ad altissimi livelli e poi tanti crack. Tutto iniziò il 13 settembre scorso con una lacerazione al bicipite femorale. Il ritorno il 1 ottobre e subito una microfrattura al metatarso. Fuori due mesi sino a dicembre, dove gioca appena 24’ minuti contro l’Ajax in Champions, ancora dolore al piede e lo staff decide per l’operazione. Siamo ad Aprile e ancora per El Shaarawy l’incubo non è finito. Una stagione buttata, quella più importante, forse, visti i Mondiali, a cui dovrà solo assistere dalla poltrona di casa. Dal tunnel però l’italo-egiziano scorge la luce, perché stando ai medici rossoneri tra due, massimo tre gare il Faraone potrebbe iniziare a calcare i campi della Serie A.
Seedorf non vede l’ora di riaverlo disponibile per la lotta all’Europa. Un El Shaarawy voglioso di riscatto è un arma in più devastante rispetto alle avversarie. Inoltre permetterebbe di avere più alternative alle spalle di Balo o Pazzini. El Shaarawy e Rossi, i due possibili assi azzurri in vista dei Mondiali, messi alle corde dai troppi infortuni. L’Italia è un paese per vecchi, vedi Toni e Gilardino, ma anche dai giovani sfortunati.