Tutto passa da San Siro, da quell’Inter-Lazio che spesso è stato decisivo nella storia del calcio italiano. La fortuna ha sorriso poco ai nerazzurri nei precedenti, vedi la disfatta del 5 maggio e l’infortunio in diretta di Ronaldo, il Fenomeno. Nel ’98 però gli interisti si presero la rivincita con un secco 3-0 nella finale di Coppa Uefa. Ora che son passati 16 anni, la sfida tra Lazio e Inter resta di vitale importanza per il futuro di entrambe le squadre e difficilmente si potrà assistere alla farsa degli striscioni “oh noo”, esposti dai laziali durante la vittoria interista del 2010. Le uniche urla di disapprovazione arriveranno nel caso di sconfitta vera.
La Lazio arriva alla sfida della stagione un po’ incerottata, tra infortuni e brutti risultati. I biancocelesti dopo la vittoria sul Parma hanno fallito alcuni match ball validi per l’Europa League e adesso serve un miracolo per raggiungere i preliminari. Reja non si nasconde e ammettendo le debolezze dei suoi afferma: “Per vincere dovremo sudare molto ed evitare il calcio poco incisivo che ci ha caratterizzato nelle ultime settimane. Per noi contro l’Inter, a San Siro, sarà la partita della vita, quel genere di partite che valgono doppio.”
Intanto Reja perde sugli esterni sia Konko che Radu a cui si aggiunge Lulic, squalificato. Sulle fasce dunque scelte obbligate con Gonzalez a destra e Pereirinha a sinistra. Difesa a tre con Dias, Cana e Biava a proteggere il confermato Berisha.