Rebic tiene su il Milan; l’Inter vola, la Juventus stenta

Il Milan batte la Roma e resta in lotta per il titolo

Conte
Antonio Conte - ph: Fornelli/KeyPress

L’Inter non si ferma più, la Juventus “toppa” ma il Milan batte la Roma e resta in scia

Parma ancora rimontato; la Lazio crolla a Bologna, la Juventus non sfonda a Verona

Dopo che otto positività al Covid 19 nel gruppo squadra del Torino, tra le quali sette calciatori, hanno spinto la Lega a rinviare il match dei granata col Sassuolo, la prima gara del ventiquattresimo turno è slittata al sabato ed ha visto la rimonta dello Spezia nei confronti del Parma, recidivo nella fattispecie; gli uomini di D’Aversa per la seconda giornata consecutiva si portano avanti di due reti nel primo tempo con Karamoh ed Hernani ma nella ripresa è Gyasi, con una doppietta, a rimettere in pari il risultato rispingendo gli emiliani al penultimo posto della classifica.

Nel pomeriggio arriva il vero risultato a sorpresa della giornata: la Lazio, dopo il pesante k.o. subito in Champions League con il Bayern, era attesa ad un pronto riscatto anche perché lo scontro diretto tra Roma e Milan avrebbe potuto aprirle notevoli spiragli verso una nuova qualificazione alla maggiore competizione europea. Invece i biancocelesti sono apparsi completamente svuotati dal punto di vista mentale ed in difficoltà da quello fisico, mostrando ed esasperando tutte le loro ataviche e ben note debolezze; di contro la squadra di Mihajlovic ha azzeccato tutte le mosse e sfruttando anche l’errore dal dischetto di Immobile ha conquistato tre punti pesantissimi.

Con gli uomini contati Pirlo non riesce ad uscire indenne dalla scivolosa trasferta di Verona; Juric prepara benissimo le sue “trappole” e cattura un pareggio meritato, annullando con Barak il vantaggio iniziale siglato dal solito Ronaldo, ormai ad un passo dal record di segnature del mitico Pelè. Ma i gol del portoghese non riescono sempre a mascherare le difficoltà di una formazione che ormai sembra troppo lontana dal vertice per poter pensare di rivincere ancora il campionato.

L’Atalanta prima soffre e poi vince; l’Inter vola ed il Cagliari ritrova i tre punti

A Marassi i bergamaschi riprendono a marciare dopo il polemico stop imposto loro dal Real Madrid; nel primo tempo la Sampdoria mantiene l’iniziativa e mette in difficoltà gli ospiti, salvati in un paio di occasioni da Sportiello, ma sul finire della frazione Malinovskyi, ispirato da Muriel, trova un gran goal e spiana la strada alla vittoria dei nerazzurri che nella ripresa raddoppiano con Gosens e certificano il terzo posto, sia pure in coabitazione con la “vecchia Signora”.

Nessuna sofferenza invece per l’Inter che si libera senza troppi problemi del Genoa, annunciato in ottima forma e proveniente da una buonissima serie di risultati. Lukaku ci mette meno di un minuto per sbloccare il risultato, messo al sicuro dalla prima rete in campionato in maglia nerazzurra di Darmian, chiamato a sostituire lo squalificato Hakimi… un chiaro segno del destino.

Destino forse dirottato appena in tempo quello del Cagliari che lasciato a casa Di  Francesco ormai in piena confusione, ritrova la vittoria dopo 17 giornate grazie ai guizzi del redivivo Pavoletti che prima incorna la rete del vantaggio e poi si procura il rigore che Joao Pedro trasforma nel goal del raddoppio; il Crotone si rammarica per i due legni colpiti ma ormai il tempo dei rimpianti sta lasciando spazio a quello della certezza che purtroppo per i calabresi si concretizzerà nel ritorno immediato tra i cadetti.

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La Fiorentina non riesce a comporre una serie positiva ed al Friuli rimedia l’ennesima sconfitta della sua stagione non certo soddisfacente; stessa incostanza per il Napoli ala quale stavolta tocca la giornata buona: Mertens al rientro appone subito il suo sigillo, messo poi al sicuro da Politano, rincalzo d’eccellenza. L’espulsione di Koulibaly rovina la festa.

A rovinare la festa alla Roma, nella serata che vedeva di fonte le due superstiti italiane in Europa League, è Rebic, autore di una rete molto bella che decide la sfida dopo il rigore di Kessie (decretato dopo attenta e forse tardiva visione al VAR), ed il pareggio di Veretout, probabilmente il miglior romanista assoluto in questa stagione. I giallorossi perdono l’ennesimo scontro diretto e con esso la possibilità di issarsi da soli al terzo posto in classifica; il Milan invece, seppure a debita distanza, può riprendere a sognare qualcosa d’importante…