Raspadori avvisa il Napoli: “Voglio continuità. Mi sono sentito con Conte, ma ora siamo concentrati sull’Europeo”

In conferenza stampa Giacomo Raspadori ha parlato in vista della gara contro la Spagna di giovedì sera

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GIACOMO RASPADORI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Giacomo Raspadori ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di giovedì contro la Spagna valevole per la seconda giornata di Euro 2024, soffermandosi anche sul suo ruolo nella Nazionale. Ecco le sue dichiarazioni.

Raspadori: “Kvara non l’ho sentito. Gli faccio un grande in bocca al lupo per l’esordio”

“Il 33% di giocare in attacco? Sto giocando al massimo come sempre e come ognuno di noi sta facendo. Vogliamo mettere in difficoltà il mister nelle scelte rendendo ogni giorno in allenamento il più possibile”.

“Kvara? Non ci siamo sentiti. Gli faccio un grande in bocca al lupo per l’esordio con la Georgia, è un ragazzo d’oro oltre che un grande talento. Siamo umani, è normale che ogni cosa che succede ci pensiamo, è normale avere pensieri extra rispetto a quello che si fa ma poter giocare questa competizione ti riporta la concentrazione. Sulla Spagna, abbiamo notato l’intensità che hanno messo in tutta la partita, è un aspetto che dobbiamo riuscire a fare allo stesso modo, con e senza palla”.

Su Spalletti: “Sono molto più maturo rispetto allo scorso Europeo, era una cosa inaspettata. Spalletti è sempre lui, trasmette la carica in ogni istante. Il tempo a disposizione rispetto a un club è meno e noi dobbiamo essere bravi ad assimilare il più possibile per avere un’identità e riportarla in campo”.

“Mai titolare? Sono molto ambizioso e voglio ritagliarmi più spazio possibile, ormai ho 24 anni e non mi considero più un giovane. Il mio obiettivo è avere più continuità. Sottostimato? No, sono all’interno di un gruppo di calciatori fortissimi, sarebbe una mancanza di rispetto. Nell’ultimo anno non ho avuto la continuità che mi avrebbe portato più benefici per fare ancora meglio ma non c’è da mollare. Ogni giorno mi costruisco l’occasione, cercherò di fare sempre così per farmi trovare pronto quando serve”.

“In Italia a 24 anni un calciatore è considerato giovane mentre all’estero ha già 150 partite da titolare. Spero che questa mentalità possa cambiare e che ci sia l’occasione di poter far sbagliare i giovani. De Zerbi a Sassuolo mi ha dato la possibilità di farlo ma so di essere stato fortunato. È un augurio ai giovani. Mi sono sentito con Conte, mi ha chiamato e ci siamo conosciuti ma ora siamo concentrati sull’Europeo che è il sogno di ogni ragazzo”.