Intervenuto in conferenza stampa insieme a Saelemaekers, Claudio Ranieri, tecnico della Roma, ha parlato in vista della della sfida di domani contro lo Sporting Braga.
Ranieri: “Su Soulè la Roma ci conta molto. Il nuovo allenatore…”
Situazione infortunati?
Ranieri: “Ho recuperato tutti tranne Cristante, sia Dovbyk che Celik”.
Soulé?
Ranieri: “È Il futuro, Soulé è il futuro, è un ragazzo che dopo un anno meraviglioso a Frosinone è arrivato a Roma e pensava magari di fare le stesse cose, però un po’ lo conoscono, un po’ il cambio di squadra ha pesato su di lui e tutto, però è un ragazzo sul quale io conto molto, la Roma ci conta molto, lo vedo vivo e cercheremo di tirargli fuori il meglio che ha dentro di sé”.
La tua posizione in campo ti piace?
Saelemaekers: “No, penso che è una posizione che mi piace anche. Penso che il mister aveva parlato un’altra volta, che avevamo parlato insieme, mi aveva chiesto un po’ dove mi sentivo meglio. Io punto ad aiutare la squadra e lo farò. Poi è importante più che altro la squadra, che prendiamo i punti in questo periodo e le mie prestazioni passano in secondo piano. Però, se posso aiutare la squadra, sono contento in qualsiasi posto dove gioco”.
La Roma è ripartita ma deve ancora fare molta strada per tornare ai suoi livelli. C’è la percezione che le due coppe siano un territorio dove raccogliere più soddisfazioni che il campionato?
Ranieri: “Credo che ogni partita debba farci riflettere e farci dare il massimo di quello che vogliamo. Solo così si crea uno spirito di gruppo positivo. Noi dobbiamo fare bene. Europa League, Coppa Italia, campionato. Abbiamo questo obiettivo, cercare di dare il massimo in ogni partita. Poi vedremo quello che riusciremo a fare durante tutta la stagione”.
Un piccolo bilancio di questi mesi, di come ti sei trovato a Roma e nella Roma e se in qualche modo nella tua testa, visto che il tuo contratto con la Roma scade a giugno, c’è la possibilità di prolungare questa esperienza o ancora troppo presto per portarla?
Saelemaekers: “Io mi sono trovato subito molto bene qua, come una famiglia, mi sento bene qua per il momento il più importante per me è giocare a calcio e come l’ho detto prima aiutare la squadra, poi quello che succederà nel futuro vedremo, non dipenderà solo da me, però il più importante adesso è la Roma, io ho la testa a Roma e ecco”.
Dovbyk?
Ranieri: “Deve innanzitutto tornare in una buona condizione fisica, perché i vari infortuni prima, l’influenza dopo, un fisico del genere viene debilitato più che un giocatore di una taglia minore di Dovbyk. Dopo dobbiamo noi capire come lui va servito. L’ho spiegato, l’ho fatto vedere, ma certamente anche lui si deve mettere a disposizione. La prima cosa per lui è rimettersi al 100%, perché quando un giocatore della sua stazza non sta al 100% è così non rende. Per cui cercheremo di portarlo alla sua migliore condizione fisica, per poi naturalmente conoscendolo meglio, i suoi compagni, come va servito, sicuramente con l’innalzamento dell’autostima da parte di tutta la squadra anche lui ne beneficerà”.
A che punto è la ricarica di Pellegrini?
Ranieri: “Ancora non ci ho parlato. Ci ho parlato sotto l’aspetto, tra virgolette, privato, quando sono arrivato e tutto. Non so quello che voglia fare in futuro. È un ragazzo che merita, è un ragazzo che merita. Lo vedo più sereno durante gli allenamenti e questa è la cosa più importante. Il ragazzo sta allenando bene e, come avevo detto l’altra volta, comincia a prendere la porta e questo si vede che, anche se in allenamento, ritrova la sua autostima, la sua caratura, che è notevolissima”.
Se siete anche consapevoli del fatto che comunque la situazione è delicata ancora nonostante la vittoria con Lecce, che tipo di aria ci respira in uno spogliatoio?
Saelemaekers: “Penso che l’aria che c’è nel spogliatoio non è mai cambiata dall’inizio della stagione e da quando sono arrivato qua. C’è determinazione, c’è voglia di fare bene, c’è voglia di lavorare duro. Poi quello che è successo, succede. Penso che forse è un po’ di sfortuna e anche altre cose. La cosa è che noi giocatori siamo sempre stati professionisti, abbiamo dato sempre il tutto in ogni allenamento. Adesso è vero che il ritorno del mister Ranieri ci ha dato anche una spinta in più per provare di andare in alto. Quello che stiamo provando di fare è quello che faremo ancora fino alla fine della stagione”.
Gestione Dybala?
Ranieri: “La gestione del ragazzo è delicata, ha giocato 90 minuti e sembra stare bene fisicamente, ma ci sono due partite ravvicinate. La sera tiro le conclusioni sui allenamenti svolti e sulla partita precedente. Con alcuni giocatori dovrò parlare per capire bene, perché è importante la coppa che andiamo a giocare domani, ma è importante anche il Como, per cui vedrò quello che dovrò fare”.
Tu sei arrivato fortemente voluto dall’allenatore che c’era all’ora e ti sei fatto male in una partita che poi è stata l’ultima di De Rossi, quindi un momento molto complicato immagino per te. Volevo sapere adesso come stai proprio dal punto di vista personale, se hai recuperato un po’ di tranquillità, di serenità anche tu e come vedi il tuo futuro adesso nella Roma, il futuro da protagonista immagino che potresti.
Saelemaekers: “Sì, è vero che è stato un momento molto difficile per me, questo infortunio, perché io non sono successo a tanti infortuni prima, quindi era un primo momento che ho dovuto gestire, la prima volta così brutta direi nella mia carriera. Poi è vero che è successo quello che è successo con mister De Rossi, sì è vero che mi voleva però adesso come ha detto io sono arrivato nella Roma e l’importante è stare bene nella Roma e riportare la squadra dove deve essere. Poi nel futuro, come vedo il mio futuro, io spero di essere un po’ questo protagonista per la fine della stagione, proverò a dare tutto e aiutare la squadra, quello è il più importante”.
Che cos’è la cosa che lei ha dato maggiormente a questa squadra? In veste di lei dirigente sul futuro allenatore?
“Io mi sto impegnando 50 e 50. Ho dei giocatori meravigliosi, che mi lasciano una certa serenità nel poter pensare anche al futuro. E la proprietà in cui soffri stiamo pensando a tutto. All’oggi, al mercato, a tutto. L’allenatore così l’abbiamo spolverata la cosa, non è che adesso è la priorità. Però ci stiamo pensando, non posso negarlo, ma senza entrare nelle specificità di chi o come. Ci pensiamo, vediamo, ci aggiorniamo, e questo è importante. Alla squadra io credo che ho dato quello che è il mio modo di essere. Io cerco empatia in loro, ovunque io sia stato. Se mi trovo bene con i ragazzi, loro capiscono quali sono le mie necessità, io vado d’accordo con tutti. Bisogna essere una squadra ben allenata. Certo, ogni allenatore ha il suo modo di impostare la partita, di vedere il calcio, di preparare la squadra. Però se la squadra ha corso con Napoli, parlo soltanto di questioni fisiche, perché magari con Napoli abbiamo corso di più, ma abbiamo corso male. Non siamo riusciti a ripartire, ma abbiamo corso tanto. Con l’Atalanta, con il Tottenham, è perché la squadra è preparata prima, perché un allenatore non può arrivare e far correre, non è una macchina che tu subito gli metti la benzina e va. Loro erano stati allenati bene da tutti i precedenti allenatori e preparatori. Io ho usufruito della loro preparazione e ho messo quella che più mi si addice per come voglio io giocare. Ma il merito è dei precedenti e della squadra. I giocatori ormai sono diventati delle spugne. Ci sono allenatori che giocano con un sistema fisso, ci sono allenatori che giocano con vari sistemi, ci sono allenatori che cambiano sistema di gioco durante la partita e i ragazzi ormai sono diventati così bravi che basta poco per fargli capire quello che dobbiamo fare. E questo a me avvantaggia molto”.
Cambi in vista dell’Europa League, pensando al Como?
“Io tiro le somme questa sera, domani mattina parlo con i ragazzi e poi deciderò in tranquillità, mi fanno stare tranquilli, certo ci sono giocatori che ancora non hanno i 90 minuti, per cui devo valutare bene se metterlo all’inizio o farlo subentrare, tutte piccole cose che dovrò decidere questa sera e domani mattina”.
Al di là del nome dell’allenatore del prossimo anno, ci sono dei paletti, oppure un profilo ben preciso che comunque state eseguendo, giovane, italiano, bravo, uno straniero, più vicino, più simile a lei.
“Stiamo cercando uno bravo e basta. E poi speriamo di non averlo sbagliato”.
Chi può sostituire Angelino?
“Ci sono Alexis (Saelemaekers ndr), Zelewski, El Shaarawy a disposizione se decido di farlo recuperare”.