Qual è la vera Italia di Conte?

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Conte

Un’altra vittoria che sa di poco per l’Italia di Antonio Conte. Una nazionale ben distante dalle prime uscite viste a settembre in cui sembrava avvicinarsi di più al metodo dell’ex allenatore bianconero con velocità, pressing e inserimenti da dietro dei centrocampisti. Nelle ultime due gare con l’Azerbaigian e Malta gli azzurri non hanno fatto una grande impressione sia nel gioco offensivo che difensivo; segnare solo due gol e subirne uno contro formazioni molto più inferiori tecnicamente non può certo entusiasmare tifosi e federazione. Conte spera di riproporre il suo gioco, quello vero, nella prossima sfida contro la Croazia (che con l’Azerbaigian ha vinto 6-0) del 16 novembre a Milano.

Il CT dell’Italia chiude parla così ai microfoni di Rai Sport nel post partita: “Siamo ancora all’inizio di questo percorso di crescita, ci vuole tantissimo lavoro ma la disponibilità dei ragazzi è grandissima. Questa è una squadra che dal disastro mondiale ha vinto quattro partite con l’Olanda, con la Norvegia e ora con Azerbaigian e Malta. La situazione non è facile, altrimenti non sarei qui: è inutile che mettiamo la testa sotto la sabbia . Se crediamo ancora di essere i più forti del mondo, siamo fuori strada. Dobbiamo lavorare, e tanto. Mancano i talenti? Scopriamo l’acqua calda. Questa vittoria deve darci fiducia e morale, non abbiamo rischiato molto e potevamo certamente essere più cattivi in zona gol. Ora mi aspetto una grande voglia con la Croazia”.