Noti personaggi del mondo dello sport, firme prestigiose del giornalismo e personalità della cultura si sono ritrovati a Soriano nel Cimino (VT) per l’undicesima edizione del Premio Pietro Calabresi dedicato alla memoria di un professionista che ha dedicato la vita al giornalismo e alla cultura.
L’ideatore e responsabile del premio Antonio Agnocchetti, insieme con Fabio Menicacci, Antonio Tempesta e Luigi Nicolamme, nell’ottica di proseguire nel percorso di crescita dell’evento, hanno ritenuto opportuno conferire il riconoscimento anche al mondo del giornalismo, della cultura e delle istituzioni.
Sul palco della manifestazione, condotta da Giuseppe Di Piazza responsabile della cronaca di Roma del Corriere della Sera e da Valentina Caruso di Sky Sport, è salito anche il Prefetto Francesco Tagliente che ha dedicato una vita allo sport e al servizio della gente, tenendo sempre al centro la persona umana con una particolare attenzione alle fragilità. Nella motivazione del premio si fa riferimento al suo impegno, prima da Atleta Azzurro e poi da servitore del mondo dello Sport. Vengono richiamate anche tre benemerenze concessegli dal mondo dello sport. Stella d’Oro al Merito Sportivo del CONI, Medaglia d’oro al merito sportivo della Federazione italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali e Medaglia d’oro della FIFA conferitagli a conclusione dei campionati mondiali di calcio Berlino 2006.
Sul fronte della gestione dell’ordine pubblico, la motivazione del premio fa espresso riferimento alla politica del “doppio binario”, che gli ha assicurato di bilanciare il diritto a manifestare con le esigenze della città, garantendo allo stesso tempo rigore in relazione agli illeciti registrati. C’è il riferimento modello di gestione della sicurezza con i bambini e le famiglie sugli spalti e la Polizia fuori dagli impianti anche in occasione di gare internazionali e infine al un nuovo diverso rapporto di intesa con la società civile, per il quale a Tagliente è stato dedicato un libro: “Buone pratiche a Palazzo Medici” in cui emerge la sua figura – come è stato definito dalla stampa – di “Prefetto facilitatore”, “Prefetto di ferro dal cuore d’oro” e “Sarto istituzionale”.
Sul palco, per ricevere il Premio Calabresi sono saliti, tra gli altri, Paolo Mieli, Francesco Rutelli, Susanna Tamaro, Massimo Martinelli direttore de Il Messaggero, Franco Chimenti presidente Federgolf, Gian Paolo Montali ex pallavolista ora direttore generale del progetto Ryder Cup 2023 di golf, la giornalista di Sky Sport Vanessa Leonardi e il generale Vincenzo Parrinello.
Premiati anche, la campionessa olimpica Antonella Palmisano e gli altri olimpionici Francesca Lollobrigida, Giorgia Bordignon, Yuri Confortola e Dominik Fischnaller, l’ex calciatore Tommaso Rocchi, e il giornalista, opinionista e scrittore Franco Melli.
Non c’era Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, diventato da poco papà, mentre Paolo Liguori ha ritirato il premio per Andrea Pucci, direttore di TgCom24.
Presente alle premiazioni Costanza Calabrese, figlia del giornalista scomparso, il sindaco di Soriano Roberto Camilli, il Questore di Viterbo Giancarlo Sant’Elia e tante altre autorità