Manchester di nuovo città regina del campionato inglese
Tra le cinque leghe di calcio più importanti d’Europa, la Premier League è considerata all’unanimità quella più complessa da giocare e quella più spettacolare da seguire. Nel ranking UEFA per le competizioni dei club, il campionato inglese occupa addirittura il secondo posto in classifica tra le leghe calcistiche più competitive del mondo.
Uno degli aspetti che rendono la Premier League così affascinante, oltre alla storia delle squadre che vi partecipano e alla qualità straordinaria dei giocatori, è senza dubbio il regolamento arbitrale meno rigido, se messo a confronto con quello di campionati come La Liga o la Serie A: com’è ampiamente noto, infatti, gli arbitri britannici sono chiamati a fischiare in molti meno casi rispetto al resto d’Europa, e questo permette al gioco di essere interrotto con minore frequenza, favorendo dunque quella fisicità e quella rapidità che lo rendono particolarmente interessante e piacevole da guardare. Non a caso, la Premier League è, tra le maggiori leghe europee, quella che guadagna di più dalla vendita dei diritti televisivi.
Nata nel 1992, quando le squadre affiliate alla First Division (il massimo campionato inglese dal 1888) decisero di lasciare la Football League, la Premier prevede ad oggi la formula dei cosiddetti “gironi all’italiana” con la partecipazione di 20 squadre. Tra queste, il record di partecipazioni complessive è detenuto dall’Everton (118), mentre quello di vittorie del titolo appartiene al Manchester United (20).
Il ciclo d’oro del Manchester United
Per moltissimi anni, infatti, sotto la guida di sir Alex Ferguson (che allenò il team dal 1986 al 2013), il Manchester United vinse tutto ciò che c’era da vincere, dentro e fuori l’Inghilterra. Furono ben 38 i trofei conquistati dai Red Devils in quel lungo periodo.
Con venti titoli complessivi, dodici Coppe d’Inghilterra, cinque Coppe di Lega, ventuno Community Shield, tre Champions League, una Europa League, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intercontinentale e una Coppa del Mondo per Club, il Manchester United è una delle squadre più vincenti nella storia del calcio inglese e internazionale.
Dopo l’era Ferguson, durata ben ventisette lunghi anni, i Red Devils hanno alternato momenti di gloria a brusche cadute, fino a cedere la corona di regina di Manchester all’altro club rivale della città, il City.
L’ascesa del Manchester City
Dopo anni di declino, con tanto di doppia retrocessione fino alla terza serie, il Manchester City venne infatti acquistato dallo sceicco Mansour bin Zayd Al Nahyan che, grazie agli investimenti messi in campo, costruì una squadra in grado di poter nuovamente competere ad alti livelli.
Con Roberto Mancini prima e Pep Guardiola poi (riconfermato anche per questa stagione nonostante le continue voci di mercato), gli Sky Blues riuscirono a rompere il dominio assoluto delle cosiddette Big Four (Manchester United, Liverpool, Arsenal e Chelsea), che dal 1996 si alternavano alla guida del campionato inglese.
Sono quattro i titoli di Premier League vinti dal 2010 in poi, a cui si aggiungono due Coppe d’Inghilterra, cinque Coppe di Lega e tre Community Shield. Al palmarès del City manca soltanto l’ambita Champions League, sfiorata nel 2015 contro il Real Madrid.
La parentesi Liverpool e la Premier League oggi
Chi è riuscito invece a conquistarla è il Liverpool allenato da Jürgen Klopp, che nel 2019 ha realizzato l’impresa di aggiudicarsi sia la Champions che la Premier League, quest’ultima addirittura dopo ben trent’anni. Il City, fino a quel momento la squadra più forte d’Inghilterra, ha quindi dovuto fare un passo indietro.
Ma è l’edizione 2020/2021, iniziata il 12 settembre e giocata ormai come tutte le leghe europee ogni due-tre giorni, a regalare ai cittadini di Manchester un inaspettato ritorno delle due compagini cittadine sulla vetta della Premier. Attualmente, infatti, i Red Devils dominano la classifica, mentre i Citizens seguono a pochissimi punti.
Dietro di loro il Leicester City, che prova a ripetere l’impresa del 2016, quando sotto la guida di Claudio Ranieri vinse il suo primo titolo d’Inghilterra, dopo aver sfiorato la retrocessione nella stagione precedente. Al quarto posto, ma vicinissimo alle prime tre, il Liverpool campione in carica di Klopp, trascinato dal suo attaccante di punta, Mohamed Salah, che al momento guida anche la classifica dei cannonieri.
Insegue al quinto posto il Tottenham di José Mourinho, che proprio recentemente ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti le prestazioni del suo team e le condizioni fisiche dei suoi giocatori, lamentando come il calendario fitto abbia un effetto negativo sui calciatori.
In zona UEFA, al sesto posto, c’è l’Everton di Carlo Ancelotti, distanziato di pochissimo da chi lo precede. Mentre per trovare Chelsea e Arsenal bisogna invece scendere rispettivamente all’ottavo e al decimo posto.
La strada per la conquista del titolo è ovviamente ancora molto lunga, l’ultima partita di Premier League si giocherà infatti il 23 maggio 2021. Le squadre che ricoprono le prime quattro posizioni sono ancora relativamente vicine l’una all’altra ed è davvero troppo presto per avanzare pronostici.
Basti pensare che il Tottenham, attualmente scivolato al quinto posto, era partito alla grande, riuscendo addirittura a dominare la classifica per un po’.
Di sicuro c’è soltanto la gioia dei tifosi di Manchester, siano essi rossi o azzurri, che possono di nuovo godere della loro rivalità dall’alto e, soprattutto all’Old Trafford (casa dei Red Devils), sognare concretamente un titolo di Premier League che manca ormai dal 2013 e che permetterebbe allo United di allungare la serie sul Liverpool che, con la vittoria dell’anno scorso arrivata dopo trent’anni, ha raggiunto il numero di diciannove titoli vinti, soltanto uno in meno dei Diavoli Rossi.