Pogba abbraccia la Juve: “Mi siete mancati, felice di esser tornato”

Il centrocampista francese felice in conferenza stampa

Pogba
PAUL POGBA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Paul Pogba 2.0, il centrocampista francese ritrova la Juve dopo anni vissuti al Manchester United. Il calciatore si mostra entusiasta di esser tornato a Torino, felice di vestire di nuovo bianconero.

Pogba: “Felice di esser tornato”

Le parole di Pogba come riportate da tuttojuve.com:

“Ciao a tutti, vedo che siete tutti contenti. Mi siete mancati. Provo a parlare in italiano ma se faccio qualche errore non siate duri con me”.

Che emozioni hai avuto in questi giorni?

“Sono molto contento di tornare a casa, perché sono a casa qua. Avete visto come mi ha accolto la gente è stato un sogno per me. Sono molto molto contento”.

Quante volte hai pensato di tornare?

“Quando vedo i tifosi della Juve che mi mandavano un messaggio ero felice, ma ero concentrato al Manchester. Ho pensato tanto a tornare e l’ho fatto. Io sono già contento di questo e i tifosi sono contentissimi”

senti più pressione rispetto a prima?

Cosa vuol dire pressione? Scherzo. Non c’è pressione ho vissuto tanti anni bellissimi qua alla Juve. Sono andato via ora sono tornato. Sono fiducioso con me stesso, per tornare e fare bene”.

Quanto ha influito Allegri nella tua scelta?

“Quando ero a Manchester parlavo sempre con lui. Ho sempre avuto un grande rapporto. Ho avuto tanti anni belli con lui. Era il momento giusto per tornare e anche con la persona giusta”.

Hai mai pensato di aver sbagliato a lasciare la Juve?

“No mai. Io credo nel destino. Sono contento di tutte le scelte che ho fatto. A volte va come non vuoi, però io sono contento di questi anni. Sono cresciuto a Manchester e sono diventato uomo. Forse non si sa mai se avessi vinto forse i giudizi erano differenti. Dio ha voluto questo e sono contento di essere qua alla Juve”.

Quando sono nati i primi contatti e quando hai deciso di tornare?

“Non ho la giornata giusta. Quando ho scelto la Juve il mio cuore ha detto cosi. Quando il mio corpo e la mia testa mi hanno detto voglio andare alla Juve sono andato solo avanti”.

Cosa ti è dispiaciuto nel lasciare la Juve? Pensi di poter dare ancora di più rispetto a prima?

“Voi giornalisti. Versamenti i tifosi che ho sentito che erano dietro di me e dietro alla squadra. Non che a Manchester non ci fossero, ma anche parlando con Evra parlavamo di come i tifosi fossero diversi in Italia. Adesso posso dare esperienza, conosco il mio corpo, perché non sono più giovane. C’è una squadra diversa. Ho imparato tanto a Manchester, a tutti i livelli. Ora posso aiutare la i giovani a tutti i livelli. Posso aiutare la squadra come ho fatto prima”.

La Juve è sempre stata la prima scelta?

“È vera che c’erano altre squadra, ma il mio cuore ha scelto la Juve. Voglio fare bene qua e non vedo l’ora di iniziare e aiutare la squaadra. Voglio fare meglio di quanto ho fatto prima”.

Che percezioni hai avuto della Juventus?

“Ho sentito l’amore di tutti. So che non hanno vinto e nemmeno io ho vinto perciò abbiamo obiettivi comuni. Quest’anno sarà molto importante per me e voglio fare meglio dello scorso anno”.

Che cosa non ha funzionato a Manchester?

“Giocare al mio posto, perché quando cambi ogni anno allenatore è un po’ difficile. Poi ho avuto degli infortuni e non avevo il ritmo che avevo prima. Sono stati un po’ di fattori: allenatore, squadre e posizione. Adesso è un altro Pogba e speriamo di non avere più infortuni, stare bene fisicamente è giocare al mio posto per fare bene”.

Quale Pogba si devono aspettare tifosi e avversari?

“Un Pogba che vuole vincere. A me non piace perdere. Adesso sono un uomo, un papà. Dopo quando finisce allenamento devo giocare con i bambini, devo riposare e mangiare la pasta. Pogba è sempre lo stesso vuole vincere, ha lo stesso numero. Voglio vincere io ho fame”.

Quanto è mancato un giocatore come Pogba alla Juve?

“Non lo posso dire. Posso dirti che voglio aiutare la squadra a vincere e dare il massimo. Con la mi qualità e con la mia mentalità. Voglio dare tutto per la squadra”.

Conoscevi già Di Maria?

“Angel sappiamo tutti che è un giocatore di classe mondiale. Lui è sicuro che aiuterà la squadra perché ha esperienza e ha vinto Si vede che è un campione. Ha fame e vuole vincere e siamo tutti nello stesso piano”.

Hai parlato della maglia numero 10 di Dybala?

“Ho parlato ma non del 10, eravamo insieme e abbiamo fatto la preparazione insieme. È un buon amico mio. Ho detto non vuoi stare un po’ con me alla Juve e giochiamo insieme. Non abbiamo parlato di numero e niente”.

Dove potete arrivare in Europa?

“Dobbiamo crescere a livello europeo. Abbiamo tutti questo sogno di vincere la Champions. È un sogno per tutti noi. Il nostro obiettivo però è vincere lo scudetto. Se possiamo prendere la Champions è un sogno per tutti”.

Sei pronto a sfidare Allegri a basket?

“Quando sono arrivato guardavo sempre la Juve giocare. Qua c’è talento, anche giovane, ma quando sei prono per giocare qui si gioca. Penso che possiamo fare grande cose e dobbiamo avere più fame delle altre. Con il mister prima ero giovane e non potevo vincere contro l’allenatore. Ora sono tornato e non scherzo piu”.

Preferisci giocare mezzala o davanti alla difesa?

“Non abbiamo parlato della posizione, so che si gioca più a tre. Io posso giocare a sinistra e destra. Posso giocare davanti alla difesa, però già solo essere sul campo sarò contento”.

Ti ha stupito veder non vincere la Juve?

“La Juve per me era sempre il club numero uno in Italia. Strano non vedere la Juve non vincere. Non è mai facile vincere lo scudetto. Mai stato facile. Non è che se hai vinto tanto prima, devi vincere tante volte. La Juve è sempre la Juve. Noi siamo qua per essere primi e vogliamo tornare a vincere. noi apparteniamo a questo. È stata una sorpresa non vedere l’Italia fare il Mondiale dopo aver vinto l’Europeo. Questo non vuol dire niente sono una grande squadra di alto livello”.

Hai parlato con i tuoi compagni della nazionale?

“In realtà ho parlato molto con l’allenatore della Francia. C’erano tanti club interessati  anche se erano discussioni private, ma gliel’ho detto chiaramente che volevo tornare alla Juventus. Non ho parlato con i miei compagni perché non volevo disturbarli perché erano in vcanza. Non ero sicuro al 100% ma ho parlato con l’allenatore”.

Cosa ti ha detto il mister per convincerti?

“Quando ho parlato con il mister è stato molto veloce. Ha detto che voleva che tornassi qui dopo 6 anni. Avevo bisogno di questo, conosco la società, la cultura della Juve. Il mio cuore mi diceva di tornare qua. Con il mio cuore e le parole del mister avevo già la scelta. Volevo tornare subito qua”.

Che obiettivi hai in questa stagione? Hai parlato con Zidane?

“Sicuro vincere un campionato. Non ho vinto la Premier League e non vinco un trofeo da due anni con il Manchester. Voglio avere un trofeo nelle mani, questo è il mio primo obiettivo. Non ho parlato con Zidane di niente”.

Alla terza giornata arriva Mourinho…

“Giochiamo contro la Roma che è una grande squadra non ho pensato a Mourinho. Voglio vincere tutte le partite che sia Mourinho o Inzaghi. Conta solo vincere”.