La Procura della Federcalcio ha chiesto nuovamente 15 punti di penalizzazione per il Chievo (da scontare in questa stagione) e 36 mesi di inibizione al presidente Luca Campedelli. E’ accaduto alla riapertura del processo per la vicenda delle presunte plusvalenze fittizie sullo scambio di calciatori minorenni con il Cesena. Il club gialloblù, accusato insieme ai romagnoli di illecito amministrativo relativo al triennio 2014-2017, è stato deferito per responsabilità diretta ed oggettiva, come il 25 luglio scorso. In quell’occasione la richiesta della Procura prevedeva una penalizzazione di 15 punti per la stagione 2017-2018. Ma il Tribunale aveva dichiarato l’improcedibilità nei confronti del Chievo per la mancata audizione del suo presidente. Il processo bis è iniziato questa mattina a porte chiuse innanzi al Tribunale federale nazionale della Figc, guidato da Cesare Mastrocola.
La posizione del legale del Chievo
“Abbiamo posto le nostre ragioni anticipate con una memoria molto documentata, facendo presente che le contestazioni della Procura federale sono totalmente infondate. Per i calcoli e per i valori dei giocatori, la Procura federale fa riferimento a certi siti internet e valori che sono decisamente sbagliati per tutte le transazioni negli ultimi anni. Non vedo perché le abbia potute prendere a riferimento. Valori per ragazzi sotto i 15-16 anni sono valori soggettivi, non oggettivi. Lo ha detto a margine del processo il legale del Chievo.