Poche ore alla sfida contro il Milan, la Lazio deve riprendere la strada della vittoria per continuare a cullare il sogno del terzo posto. I dubbi di formazione sono legati alle condizioni di Lucas Biglia e dell’olandese De Vrji, per loro test importante questa mattina. Pioli recupera anche Stefano Mauri. Se non dovesse recuperare il centrocampista argentino, la mediana della Lazio potrebbe essere composta da Ledesma, Parolo e Cataldi. In avanti ballottaggio tra Djordjevic e Klose, con Candreva e Mauri ai lati del tridente offensivo. In difesa, davanti a Marchetti, gli esterni saranno Basta e Cavanda, al centro agiranno Cana e Radu, il nuovo arrivato Mauricio dovrebbe partire dalla panchina.
L’allenatore della Lazio in conferenza stampa ha così presentato la sfida: “Dobbiamo giocare con più costanza nei 95 minuti. All’andata con il Milan abbiamo giocato bene, ma abbiamo commesso delle ingenuità. Eravamo all’inizio del nostro percorso, un inizio difficile per i risultati ma positivo per le prestazioni. Non conta nulla essere tra le prime cinque adesso, conterà esserlo alla fine. Abbiamo acquisito una mentalità e una filosofia che ci porta a giocare le gare con convinzione. Non molliamo mai, siamo stati sempre in crescita, quello che conta ora è ricominciare a fare punti iniziando bene il girone di ritorno. Dobbiamo raccogliere qualche punto in più. Non credo che saranno sufficienti 31 punti nel ritorno per centrare l’Europa. Dobbiamo migliorare di partita in partita. Mauricio? E’ un giocatore che stavamo seguendo, dovevamo puntellare il reparto difensivo. Sono soddisfatto, è arrivato bene dal punto di vista fisico e mentale. Credo che rientrerà tra i convocati, aspettiamo il transfer, dovrebbe rientrare stasera. E’ entusiasta, poi è normale che abbia bisogno di un po’ di tempo di adattamento. I tempi vanno rispettati. La nuova maglia? E’ poco tempo che sono qua, ma ho avuto modo di conoscere la storia della squadra, dei tifosi e dell’ambiente. So che cosa ha rappresentato quella maglia, quando la settimana scorsa abbiamo preparato il promo per la televisione, abbiamo provato grandi emozioni. Siamo orgogliosi di vestire questa maglia e faremo di tutto per onorarla. Mi piacerebbero meno polemiche – conclude Pioli – ma è una guerra contro i mulini a vento. Quando noi allenatori facciamo riunioni con la classe arbitrale si va verso una direzione nel tentativo di cambiare l’approccio. Poi invece gli addetti ai lavori vanno verso la direzione sbagliata. Spero che gli arbitri possano decidere con la massima serenità, che possano fischiare per quello che vedono. E’ veramente difficile arbitrare, ma non devono essere condizionati da niente. Sono dei professionisti”.