Pioli non si nasconde. Juventus-Milan è decisiva per la Champions e Pioli vuole regalare l’ultima gioia ai tifosi rossoneri. Queste le sue parole in conferenza stampa:
8 giorni utili per scaricare tensioni?
“Mi auguro di sì. Ne abbiamo approfittato per recuperare energie. È Juve-Milan: troveremo una Juve molto determinata, molto concentrata, che ottenuto tanti punti in casa. È determinante per raggiungere il quarto posto o qualcosa di meglio anche…”.
In caso di Champions domani, è la chiusura di un cerchio o l’apertura di un altro?
“Sarà la continuazione di un percorso con momenti molto felici e qualche delusione. Non bisogna mai dimenticare da dove siamo partiti. Sarebbe la chiusura di un risultato importante, ma la continuazione di un percorso che in campionato quest’anno ci ha visto fornire alti e bassi”.
C’è bisogno di una rivoluzione?
“Ho la mia idea ma non è il momento di parlarne, ci sarà il tempo necessario per parlare di rinnovi, mercato e futuro”.
Che trequartista vorrebbe avere?
“Quando la mia addetta stampa batte l’unghia significa che la domanda… Per il mercato ci sarà tempo. Pensiamo alla partita di domani. Domani giocheremo con Diaz trequarti, che è un giocatore forte”.
Che Juve ti aspetti?
“Non è una nostra preoccupazione. Sono convinto che loro faranno la partita migliore possibile per dimostrare tante cose, ma anche noi vogliamo vincere. All’ultima giornata negli ultimi due anni siamo stati molto bravi, ma preferiremmo non arrivarci”.
Fate anche voi i calcoli sul punto mancante?
“Non so come andranno le partite di oggi. Noi sappiamo che servirà una partita di alto livello, contro una squadra che ha fatto un po’ meglio di noi in campionato ma peggio di noi in Champions. I risultati di oggi non cambieranno il nostro atteggiamento: si scende in campo per vincere le gare”.
Cosa ne pensa della penalizzazione della Juve?
“Siamo tutti d’accordo che la tempistica non è stata regolare: togliere, mettere, togliere… Si potrebbero trovare tempi migliori per agevolare tutte le squadre”.
Che voto dà alla stagione?
“Nessun voto, parlerò dopo il Verona”.
Volete arrivare terzi?
“Il nostro orgoglio e la nostra ambizione è di vincere domani, chiudendo in anticipo senza aspettare l’ultima settimana. Avete una fretta incredibile, potete aspettare ancora 8 giorni per sapere i miei bilanci. Ci siamo divisi sempre equamente i meriti e le responsabilità: il nostro è un modo costruttivo di riflettere sulle cose per trovare le soluzioni”.
Come sta Ibrahimovic?
“Di lui nel mio staff non ci ho mai parlato, siamo stati presi dagli ultimi impegni; non ne ho ancora parlato con lui della sua volontà. È molto determinato per cercare di recuperare dall’infortunio e la prossima settimana capiremo se potrà giocare col Verona”.
Leao quanto è migliorato?
“La sua crescita è costante e continua, soprattutto nell’atteggiamento: non potrà che continuare questa crescita. Ha tutto per diventare uno dei migliori al mondo. per farlo devi avere una ossessione: migliorare tutti i giorni, fare qualcosa in più, di meglio, non solo il campo. Rafa ha in testa di crescere, migliorare: ha questa ossessione. Sapere fino a che punto arriverà… È ancora giovane, non completamente formato dal punto di vista calcistico”.
Per chi tifi il 10 giugno?
“La seconda domanda? Vinca il migliore”.
La Juve ha subito spesso il Milan di Pioli…
“Rispetto all’andata abbiamo cambiato: Theo giocava mediano, magari domani darà un altro ruolo. L’importante è essere squadra”.
I dirigenti stanno pensando al mercato?
“Sicuramente, assolutamente sì. La prossima stagione non si prepara dal 5 giugno e sono molto impegnati su questo”.
Come giudica la stagione di Tomori?
“Fik è molto forte, molto aggressivo. La sua aggressività spesso ci ha dato risultati fantastici, in altre deve essere più riflessivo. È in crescita, veniva da una squadra forte in cui non giocava ed è stato subito molto pronto”.
Lacuna a centrocampo?
“Capisco la domanda, ma non è corretta. Non è il reparto che decide il risultato finale. Se lavoriamo di squadra tutti insieme in un certo modo ne beneficia il reparto singolo”.
Pochi lanci lunghi contro la Sampdoria…
“Quasi sempre le scelte in possesso palla sono dettate dalle posizioni dalle avversarie, contro la Samp abbiamo trovato gli spazi per farlo. Quando giochiamo solo sugli esterni possiamo diventare più prevedibili. Abbiamo avuto difficoltà con le squadre chiuse, ma non molto diverso dall’anno scorso… Dobbiamo trovare alternative migliori al nostro gioco”.
Da emiliano e da allenatore cosa dice ai tifosi della Curva che stanno aiutando in Emilia?
“Mi spiace che i tifosi non siano presenti domani, meritavano di esserci, ma hanno dimostrato ancora una volta di essere unici e speciali, facendo una azione nobile, che ci rende orgogliosi di averli come tifosi”.
Diaz è uno che sta dividendo molto…
“Non dobbiamo lavorare per convincere tutti, ci sarà sempre chi non condivide un certo tipo di giocatore o di allenatore. È cresciuto tanto, ma può ancora migliorare in fase realizzativa determinando un po’ di più e segnando qualche gol in più”.
Il Milan ha limiti?
“Non dobbiamo superare dei limiti, ma è quello che vogliamo dimostrare che fa la differenza. Siamo una grande squadra e domani vogliamo dimostrarlo. È normale che se alleni il Milan devi pensare in grande e per farlo bisogna lavorare tanto”.
La Juve ha un baricentro basso…
“Ha una fase difensiva in cui alterna: avere ampiezza è sempre importante e cercheremo di prendere delle posizioni che ci possano consentire di controllare la partita ed essere pericolosa”.
Come evitare i loro calci piazzati?
“Non subire angoli e punizioni. Sono molto forti”.
Essere preoccupati aiuta a prepararsi meglio?
“Ho visto una squadra consapevole. Ho visto tutte le situazioni giuste che dovevo vedere”.