Perugia-Pordenone Serse Cosmi in conferenza stampa
Messa alle spalle, con fatica, l’immeritata sconfitta con il Cittadella di lunedì sera il Perugia di Serse Cosmi si getta a capofitto nel prossimo impegno di Serie B. Venerdì sera, al Renato Curi, è di scena il Pordenone. Un match che chiude sette giorni terribili, dal punto di vista della difficoltà, per i Grifoni. Il tecnico dei biancorossi ha anticipato i temi della sfida nella conferenza stampa su Zoom alla quale ha partecipato anche la Redazione di Sport Paper. Ecco cosa ha detto.
Perugia-Pordenone Serse Cosmi anticipa i temi del match
La rosa “Rispetto alla sfida di Cittadella perdiamo Angella, che non è recuperabile. Recuperiamo invece Carraro e Dragomir. La condizione, però, in questo scorcio di campionato cosi particolare è sempre da valutare. Il primo giorno dopo il match è stato di totale recupero, ieri e oggi in allenamento ho dovuto valutare altre condizioni, altri che non sono al top e che sono usciti per crampi. Domani ci sarà la rifinitura e potrò farmi un quadro più chiaro. Quando giochi così a breve un giorno in più di riposo rappresenta tanto”.
Il problema del gol “Dopo 30 giornate i valori i limiti e il trend della squadra è chiaro e definito. Solo il Livorno ha fatto peggio di noi e il Venezia come noi. Non mi riferisco ovviamente solo all’attacco, i gol devono arrivare da tutti i reparti. In questa stagione, almeno per la mia gestione, mi permetto di dire che è stato il vero problema. Le partite spesso sono in equilibrio e vengono decise dagli episodi. E noi non abbiamo mai vinto per una prodezza. Ora restano sette partite per smentire questo trend. L’ho detto da subito e lo ribadisco le tante partite vinte per 1-0 erano tutte partite da stravincere, dove incrementare il bottino perché poi se Scamacca ad Ascoli pareggia o se lo Stabia fa 2-2 hai perso punti importanti. Per non parlare dei match con Pisa, Frosinone ed Empoli dove abbiamo avuto occasioni non meno importanti dei gol subiti. In attacco hanno ruotato tutte le combinazioni possibili, le alternanze le ho provate tutte, non per disperazione, ma per trovare quello che manca: fare gol”.
Il Pordenone “Loro non hanno solo fisicità nel loro 4-3-1-2, simile a quello del Cittadella, a centrocampo hanno anche più qualità. Sono aggressivi e tecnici anche se in questo periodo esprimere l’aggressività completa è difficile. Dal 60′ in poi, anche in Serie A, sono altre partite. Le partite si vincono quindi con la gestione dei cambi e dei campioni. I campioni sanno giocare bene anche stanchi. Io ne sono consapevole spero lo sia anche la squadra”.
Cittadella “La partita del Tombolato ce l’ho sul gozzo. Una partita che mi ha innervosito, soprattutto dopo, quando, rivedendola, ho avuto la conferma che era una partita possibile. Tornare a casa senza punti non mi è piaciuto. Mi aspetto la reazione. Potevamo fare gol sullo 0-0 e se anche avessimo fatto gol a dieci minuti dalla fine sul 2-0 potevamo pareggiare. E’ importante e opportuno parlare di tattica e di atteggiamenti ma alla fine nel calcio vincerà sempre la squadra che fa gol. Il gol non è il di più della partita, è la sostanza. Torno sul tema del gol. Abbiamo fatto 3 gol solo in una partita, un paio di volte due e poi sempre solo uno. La partita però poteva essere ripresa. Ricordo che Benzar non giocava titolare da prima del 2020, Konatè, Nzita, Kouan e Rajkovic idem. Parliamo di sei giocatori che non avevano quasi mai giocato e la condizione la trovi giocando. In campo tutti insieme contemporaneamente forse non avevano la giusta fluidità, ma siamo stati in partita fino alla fine”.
Le scelte di Serse Cosmi
Essere Squadra “Il giorno dopo di Cittadella è venuto al campo il Presidente. Santopadre ha fatto capire che ci può stare il ko con una squadra che oggi sarebbe promossa in Serie A e che adesso siamo squadra. Ma a me non piace perdere e non piace perdere così. Anche rispetto a quando eravamo meno squadra. Essere consapevoli dell’essere squadre è un valore aggiunto. La sconfitta, questa sconfitta non la digerisco io e voglio che non la digerisca il gruppo. Mi aspetto la reazione, mi aspetto tante reazioni”
Angella “Dietro siamo con gli uomini contati. Falasco che Gyomebr non sono disponibili e in più Rosi e Sgarbi hanno sempre giocato da quando si è ripartiti. Abbiamo Righetti che è un giovane molto interessante. E poi basta. All’interno della rosa posso anche trovare soluzioni alternative tipo Carraro centrale, ma sono esperimenti che vorrei evitare. Finora va detto che non siamo stati fortunati. Non dimentichiamoci che dopo la prima partita abbiamo perso anche Vicario. Di Fulignati ci fidiamo ma i ko sono tanti. Angella, Vicario, Falcinelli. Poi abbiamo perso Di Chiara per colpa sua. Ha penalizzato la squadra e se stesso. Non bisognerà fare più quel tipo di errore. Posso sopportare l’espulsione di Goretti (ridendo) ma non quelle dei giocatori”
Iemmello “Ad oggi Pietro è il capocannoniere della Serie B. Se si butta giù di testa in questa condizione, non posso pensare che cosa succede se ne fa solo 5. E’ vero non fa gol su azione da tempo. Ma lui sta bene, lui per primo dopo il gol fallito a Cittadella ha un gesto di stizza. Anche se va detto che il portiere fa il miracolo. Paleari è stato bravissimo. Iemmello magari doveva accusare meno l’episodio, forse si è un po’ demoralizzato. Ma se capita devi cercare subito di fare gol di nuovo, basta una giocate per invertire le cose. E lui ha già dimostrato che la palla dentro ce la mette. Lui per primo deve avere la consapevolezza di poterlo fare. Se la consapevolezza ce l’ho, ce l’hanno io i tifosi e i suoi parenti non può non averla lui. Fa questo mestiere da tanto, sa che se non si riesce a fare gol deve correre, lavorare e aspettare che il gol arrivi. Non vedo un attaccante che non corre e che non cerca il gol con la giusta cattiveria. Il gol, lo ripeto, facciamo fatica a farlo ma non deve diventare un alibi. Pietro con 3-4 gol da qui alla fine può vincere la classifica cannoniere ma soprattutto servono quei 3-4 gol per finire bene la stagione”