Oltre Mourinho, in conferenza stampa sono intervenuti Mancini e Pellegrini, che ha spiegato il match di domani sera con i due calciatori che sono già proiettati sulla sfida che potrebbe essere il primo trofeo in maglia giallorossa.
Per Pellegrini: cosa ha di più la Roma?
“Penso sia una finale, sarà una partita decisiva, non mi sento di dire che la Roma abbia qualcosa in più o che il Feyenoord abbia qualcosa in più. Mi sento di dire che faremo di tutto per vincere, ce la giocheremo con determinazione, cercando di coronare il percorso di crescita fatto con questa vittoria”.
Per Mancini: le difficoltà da temere?
“Non bisogna temere niente in una finale. Abbiamo studiato il Feyenoord, dal centrocampo in su hanno qualità, come noi. Domani 50-50%, abbiamo preparata la partita in questi 5 giorni e sappiamo cosa dobbiamo fare. Siamo pronti ad affrontare punti deboli e forti”.
Per Pellegrini: cosa dirai ai compagni domani?
“Credo che una finale sia diversa dalle altre partite, mi sento di dire realmente ai compagni un ‘grazie’. Al di là di come vada, e vogliamo che vada in un senso e ci proveremo, ci terrò a ringraziarli. È stato un anno bellissimo, in cui tutti ci siamo sempre sacrificati l’uno per l’altro, abbiamo sofferto e gioito insieme. Questo rende un gruppo e una squadra vera. L’ho detto da un paio di settimane che finalmente siamo una squadra vera, per me che sono il capitano quando si ha la sensazione di avere a che fare con una squadra vera è tutto più semplice”.
Per Mancini: continuerai a giocare come sai?
“Mi stai chiedendo se prendo il giallo? (ride, ndr) Chiaramente le finali si giocano su tanti aspetti, quello mentale per i difensori è il più importante. È importante vedere e capire quello che fanno gli avversari, bisogna essere sempre lucidi e nelle finale di più. Il mio modo di giocare è essere aggressivo e tenere gli avversari lontani dalla porta, ma con più concentrazione”.
Per entrambi: un messaggio per i tifosi? (Ilda Ceriku KeyPress)
Pellegrini: “I nostri tifosi sono stati incredibili, ci hanno sempre sostenuto. Quindi direi che siamo a fine stagione, sarà una partita importantissima per noi e per loro. Possiamo rassicurarli: domani la Roma cercherà di giocare con tutto quello che ha in corpo per vincere la partita”.
Mancini: “Sono stati unici, una parte sarà qua domani e una parte all’Olimpico. L’unica cosa che possiamo fare è dare tutto in campo”.
Per entrambi: cosa ne pensate del Feyenoord più riposato? Avete parlato con Kumbulla dell’entusiasmo della città?
Mancini: “Le parole del mister sono vere, se fossimo stati quinti potevamo giocare le ultime 3 partite diversamente. Invece ci siamo complicati le cose da soli. Domani è una finale, possiamo giocare anche 300 minuti per la vittoria, non si deve far sentire la stanchezza, stiamo bene mentalmente e fisicamente. Marash ci ha raccontato subito dopo il Leicester, ci ha detto che qui tifano per la Roma e siamo felici”.
Per Pellegrini: oggi sono 14 anni che la Roma non alza un trofeo, avresti mai immaginato di vederti qui?
“14 anni fa ero con la mia famiglia, sono tutti tifosi della Roma. Non avrei mai pensato di essere qui, di poter giocare questa partita così importante per tifosi e società. Quest’anno abbiamo fatto un ottimo percorso, che ci ha fatto crescere sempre di più, ma a chi non piacerebbe portarsi qualcosa a casa. La partita va presa con gioia e serenità, siamo determinati e concentrati. Spero che possa diventare uno dei giorni più belli della mia vita”.
Per Pellegrini: il fatto di alzare la coppa da romano e romanista ti dà più responsabilità?
“Sì, sono responsabilità belle da prendersi. Se vuoi arrivare ad un certo punto in cui vincere diventa la normalità devi prenderti delle responsabilità. Sarei contentissimo di vincere, ma legare questa cosa solo a me perché sono il capitano e romanista è sbagliato, la squadra la fanno tutti i componenti. Quando dico che siamo migliorati e stiamo diventando una squadra vera mi riferisco a 360°. Se domani dovessimo vincere questo gruppo penserebbe a vincere subito altro”.
Per Mancini: c’è stato un momento in cui si è accesa una scintilla?
“A dirti la verità da inizio stagione, il nostro obiettivo era la finale. Ovviamente è più facile a parole. Siamo partiti nel girone pensando fosse ‘la coppa dello scherzo’, poi abbiamo preso la batosta a Bodo. Poi a mano a mano affrontavamo ogni partita per raggiungere la finale. Ci manca l’ultima cosa per fare qualcosa di unico”.
Per entrambi: è la partita più importante della vostra carriera?
Pellegrini: “Per me assolutamente sì, è la prima finale che ho la possibilità di giocare e in più la faccio con questa maglia addosso”.
Mancini: “Vale per me lo stesso, ho fatto la finale di Coppa Italia ma una finale europea è diverso quindi sì è la più importante”.
Per Mancini: Abraham ti ha chiesto il favore personale di fermare Dessers?
“Non solo a me, tutta la squadra. L’ho studiato, è un buon attaccante, Abraham è più forte. Spero che Tammy alle 23.30 sia il capocannoniere di questa competizione”.