Nell’era dei social, giusto analizzare caso per caso il fenomeno ‘influencer’ e dare giusto risalto a chi può considerarsi senza dubbio un leader del settore. Tra gli specialisti di successo spicca il nome di Paolo Laganà, conosciutissimo da molti come ‘misterbonus’. 25 milioni di utenti sommando i fedelissimi followers suddivisi sulle principali piattaforme social, Paolo Laganà si conferma imprenditore di successo, i numeri non mentono.
Paolo Laganà, non solo MisterBonus
Di seguito un’interessante intervista concessa da Paolo Laganà ai microfoni di gazzettadiroma.it.
Da diversi anni ti occupi di digital business, avendo a disposizione nel complesso più di 25 milioni di followers spalmati sulle principali piattaforme social.
“Sì, sono circa 25 milioni di followers distribuiti su diversi account e piattaforme diverse. Anni di lavoro e soddisfazioni. Proponiamo contenuti diversificati per target e interesse e spesso diventano virali”.
Abbiamo trovato anche i tuoi profili privati online un po’ ovunque, soprattutto su Instagram con lo pseudonimo “misterbonus”. Hai quasi 1 milione di followers.
“Instagram è stata la prima piattaforma dove abbiamo iniziato a muoverci circa 7 anni fa. Misterbonus è il nickname che usavo molti anni fa quando mi appassionava parlare di Fantacalcio. Nel tempo poi quell’account ha affrontato tante tematiche diverse per poi stabilizzarsi su contenuti legati al calcio e allo sport in generale. Quella pagina, con quasi 1 milione di followers e collaborazioni commerciali di rilievo, mi ha sempre dato molte soddisfazioni”.
Possiamo dire quindi che, oltre ad essere un creator e fare business online con le tue aziende, sei anche un vero e proprio influencer?
“Tenderei ad escluderlo (ride. ndr). Un influencer ti fa entrare nella sua vita privata e vuole farti credere di essere dall’altra parte del tuo specchio. In questo modo può essere un punto di riferimento e diventare una vera e propria star, con tutti i risvolti commerciali che conosciamo. Io genero solo contenuti che spero possano intrattenere e se questo mi permette di “influenzare” un mercato suggerendo opportunità ai nostri utenti, allora vuol dire che abbiamo lavorato bene.
Sappiamo che ovviamente hai decine di collaboratori e che da un po’ di tempo supervisioni a distanza il network e ti occupi delle nuove progettazioni. Com’è cambiata la tua vita in questi anni?
“Sarei ipocrita a dire che è tutto molto difficile e stressante. Sono circondato da tantissimi ragazzi e ragazze giovani e fantastici che hanno imparato negli anni a gestirsi e responsabilizzarsi. Ad oggi cerco più che posso di renderli autonomi e diversificare il più possibile le attività e i servizi da offrire. La prima regola è lavorare sulla qualità piuttosto che sulla quantità e non dimenticarsi mai della famiglia e del tempo libero”.