Pantani, ombre e mistero sulla morte del pirata

Pantani

La morte di Pantani è da sempre piena di ombre, da quel 14 febbraio 2004 non si sa ancora nulla di preciso sul come e il perché sia avvenuta. Indagini troppo sbrigative e chiuse in fretta. Ma prima di quella notte di Rimini c’è stata la bruttissima giornata di Madonna di Campiglio, 5 giugno 1999, l’inizio della fine per il Pirata. Come ricordiamo tutti in quella giornata Pantani fu escluso, squalificato dal giro, fino a quel momento dominato, a un giorno dalla conclusione per un valore di Ematocrito al di poco sopra della soglia massima (51,9 contro i 50 consentiti dall’Unione Ciclistica Italiana). Una fievole speranza di conoscere la verità su quel giorno la dà la procura di Forlì che ha aperto un fascicolo per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.

La Procura sostiene che sia stata la criminalità organizzata come la Camorra (che gestiva le scommesse clandestine sportive), ad avere un ruolo importante sulla squalifica di Marco Pantati da quel giro, ormai quasi vinto. Troppe le puntate vincenti sul Pirata e il banco della criminalità rischiava di saltare senza guadagnarci nulla, anzi. Ecco, quindi, la decisione di far cacciare lo scalatore dalla corsa rosa. Il Procuratore capo Carlo Sottani e il PM Lucia Spirito sostengono che un ruolo fondamentale in questa vicenda lo ha avuto Renato Vallanzasca. Non si esclude anche una correlazione fra il caso Madonna di Campiglio e la morte di Pantani a Rimini di cinque anni dopo.