Queste le parole di Raffaele Palladino alla vigilia della conferenza stampa con la Roma. “Ci tenevo ad aprire io la conferenza perché non è come tutte le altre. Il prossimo anno giocheremo di nuovo in Serie A e volevo ringraziare la società che mi ha dato la possibilità di allenare questa squadra. Grazie anche ai tifosi che ci sono stati vicini dall’inizio, il merito è anche loro. La squadra ha dato tutto da inizio anno raggiungendo risultati incredibili. Grato al mio staff, che lavorano tantissimo. Il percorso è stato meraviglioso. Grazie di cuore a tutti, è stata fatta una impresa. Io sono felice, da qui fino alla fine del campionato dobbiamo però restare focalizzati sugli obiettivi perché possiamo toglierci tante soddisfazioni e rendere tutto straordinario. Dei miei discorsi personali ne parleremo solamente alla fine”
Palladino: “Avrei firmato per salvarci a 6 giornata dalla fine”
Nel girone di ritorno il Monza sarebbe quarto. Quanto è felice?
“E’ vero, abbiamo alzato l’asticella ma possiamo migliorare nella fase difensiva. Io guardo i dettagli ma questa è una squadra consapevole e matura. Mi è piaciuto molto, è completa in tutti i reparti e sa giocare qualsiasi tipo di gara. Questo aspetto è fondamentale anche in funzione della gara contro la Roma, una squadra molto difficile da affrontare”.
Che voto da al percorso della sua squadra?
“Lo giudico dall’inizio della mia gestione con un grande percorso di crescita. Il livello lo abbiamo alzato durante la sosta e la squadra è cresciuta tantissimo, anche singolarmente. Da gennaio abbiamo ripreso una seconda parte di stagione dove abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Abbiamo perso solamente 3 partite come il Napoli e ci siamo salvati a 6 giornate dalla fine. Avrei firmato con il sangue. Grazie a tutti perché è stato fatto un qualcosa di unico, questa annata ce la ricorderemo per tanti anni”.
Che squadra sarà la Roma?
“Non è facile da affrontare, anzi fa giocare male gli avversari. Sanno difendere bene ed aggredire, sono bravi ad essere camaleontici e cambiare gioco. Non è stata facile da studiare, mi sono impegnato più del dovuto a farlo durante la settimana. Noi siamo pronti ed in grado di sopperire alle loro qualità tecniche individuali, hanno anche gamba ma possiamo fare un ulteriore step affrontando queste formazioni. Vogliamo fare bene. Per me è un onore affrontare Mourinho, allenatore che ha vinto tutto in carriera. Mi piacerebbe prendermi una rivincita perché da calciatore mi ha battuto”.
Contento dei giovani che avete lanciato?
“Ogni giocatore ha alzato il livello e anche di parecchio a livello personale, penso a Ciurria, Di Gregorio, Rovella e Pessina che è tornato in nazionale. Pablo Marì ha fatto un’annata straordinaria, come Izzo e Caldirola. Ma anche chi non gioca è stato importante. Ciò che mi gratifica è che ognuno di loro ha vissuto la miglior stagione personale e noi siamo davvero tutti felici. Poi per la prossima stagione tireremo le somme”.
Che effetto le fa essere accostato alle grandi squadre?
“A volte leggo, altre volte lascio perdere. Fa piacere, mi da stimolo perché lavoro 10-12 ore al giorno. Stiamo lavorando bene ed io stesso ho ancora molto da imparare per capire dove mi hanno messo in difficoltà. Sto facendo ancora il corso da allenatore, devo apprendere parecchio e le voci non mi distraggono. Sono focalizzato sui miei calciatori e basta”.
Non le dispiacerebbe lasciare questo ambiente bellissimo che si è creato? Perché Ranocchia non ha raggiunto i livelli di Rovella?
“A Monza sto benissimo, sono grato alla società. Non voglio parlare del futuro, sono focalizzato su queste 6 partite. Con Galliani e Berlusconi c’è rapporto di stima, amicizia e fiducia. Non c’è nessun problema ma penso alla squadra, tutto il resto lo decideremo a fine campionato. Ranocchia ha delle grandi potenzialità ma nel momento in cui doveva esplodere ha avuto problemi muscolari che lo hanno frenato nella crescita. Ora lavora con continuità ed a me piace molto sia come giovane che come calciatore, per me può fare sia il centrocampista che il trequartista”.
L’anno scorso giocava i play off con la Primavera ed ora affronta la Roma. Come la vive?
“Mi gratifica, la vita è una cosa meravigliosa. Nessuno poteva immaginare una cosa del genere, a distanza di un anno mi ritrovo dalla Primavera ad allenare la prima squadra in Serie A. I miei calciatori si impegnano sempre al massimo perché vogliono finire al massimo la stagione. Sono seri ed hanno amore per il lavoro che fanno, a fine stagione ci sarà spazio per tutti. Anche per quelli che magari hanno giocato poco”.
La classifica dice che siete ad un punto dall’ottavo posto. E’ quello il vostro obiettivo?
“La squadra ha carattere, ha vinto anche tante gare fuori casa. I miei calciatori hanno gli attributi e vogliono sempre dimostrare qualcosa. Le prossime partite sono complicate ma noi abbiamo entusiasmo e leggerezza, quasi mi dispiace l’alchimia che si è creata. Vorrei che il campionato non finisse. Non dobbiamo pensare ad Europa e piazzamenti ma solamente a dare e fare il massimo”.
Palladino, sotto la sua gestione sono migliorati tanti calciatori ed il Monza ha conquistato tanti punti. In cosa lei è stato davvero bravo?
“Se mi devo dare un merito è l’essere riuscito a creare una bellissima armonia qui a Monzello, ma con tutti e non solo con i miei calciatori. Dal magazziniere, ai cuochi, agli addetti stampa, a tutti i dipendenti. Ed è stata una cosa stupenda. La squadra non era partita bene ed io ho provato a costruire questa alchimia”.