Intervistato al tabloid ‘Telegraph’, Antonio Conte è tornato a parlare della sua voglia di tornare ad allenare: “Io devo vincere – ha dichiarato l’ex ct della Nazionale Italiana -. Diversamente, gli altri stanno aspettando di celebrare il mio fallimento. E’ questa la verità”.
Conte: “Mi adatto alle caratteristiche dei calciatori che ho”
E poi ancora: “In ogni club in cui ho allenato ho portato il Subbuteo, anche a volte per spiegare alcune situazioni tattiche con i miei giocatori. Ne ho sempre avuto uno a casa mia”. Poi su una possibilità di una difesa più alta il tecnico ha rispetto così: “Perché no, è una possibilità. La prima cosa è adattarti alle caratteristiche dei giocatori che hai”, ha detto l’ex allenatore di Inter e Juventus, che ha ha sottolineato il rifiuto a diversi club arabi ed europei, Napoli compreso.
Conte: “Champions difficile, basti pensare al City di Guardiola”
Sulla Champions League:”Onestamente un sogno ce l’ho: un giorno mi piacerebbe sollevare la Champions League anche da allenatore. So che è molto difficile, la gente pensa che sia semplice, ma devi trovarti nel club giusto, un club che corrisponda alle tue ambizioni, un club pronto a fare l’ultimo passo per vincere la Champions. Basta vedere il Manchester City, quanto ci ha messo a costruire quel successo. Sette anni, no?”
Poi in un altro passaggio ha aggiunto: “Vorrei regalare questa gioia a mio padre. Mi ha detto ‘Vorrei vederti sollevare la Champions League’. Non è semplice, ma tutti hanno diritto ad avere un sogno”. Per me ora è impossibile lavorare per una squadra che aspira solo a dare spettacolo, perché l’aspettativa nei miei confronti è esclusivamente legata alla vittoria. Amo il mio passato, ma allo stesso tempo l’aspettativa che implica è sempre molto alta. E se non vinci, hai fallito. L’opzione ideale è far divertire la gente e vincere”.