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Orgoglio Agnelli: “Alla Juve nessuno è indispensabile”

Agnelli

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È la Juventus ad essere indispensabile e non il contrario. C’era un epoca calcistica in cui questa frase risultava essere veritiera. La società bianconera aveva il pieno controllo su giocatori, allenatori e staff e non doveva abbassarsi ad ogni richiesta di questi ultimi per paura di non vincere. Da quando i bianconeri sono scesi in B, causa calciopoli, però le cose son andate ben diversamente. Alla Juve in pochi volevano venire e chi veniva difficilmente lasciava il segno. I tempi in cui Zidane veniva ceduto e la squadra non ne risentiva son molto lontani. Henry un tempo fu un lusso. Oggi non si può prescindere da l’uomo che da solo ha riportato la Juventus in cima al campionato italiano: Antonio Conte. Il mister vuole dei rinforzi che il bilancio non può dare. Conte sa che dopo tre campionati le percentuali per far peggio sono molto più alte delle visioni ottimistiche.

Agnelli però ha tutto l’orgoglio della sua famiglia. Lo ha dimostrato con Del Piero, chiudendo le porte in faccia a quello che è stato l’idolo degli ultimi 20 anni juventini. Ora Andrea prova a fare la voce grossa anche con Antonio Conte, dichiarando: “Conte è un grande allenatore ma alla Juve, ricordiamolo, nessuno è indispensabile”. Da presidente possono essere delle belle parole, da uomo che porta con orgoglio la società di cui è capo. Ma i tifosi hanno mal digerito l’affaire Alex, se anche Conte dovesse abbandonarli insieme ai successi, l’ammutinamento del tifo nei confronti di Agnelli non sarebbe un’ipotesi da film di fantascienza.

 

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